"Vaccino obbligatorio nelle aziende". La 'bomba' di Confindustria Veneto
Enrico Carraro: "Sì alla proposta di Pietro Ichino"
Il Presidente di Confindustria Veneto Enrico Carraro si esprime a favore della proposta, lanciata dal giuslavorista Pietro Ichino, di rendere il vaccino obbligatorio nelle aziende: "Se da un lato ancora oggi l'Inail tenta di addebitare surrettiziamente al datore di lavoro il contagio in azienda non si capisce come lo stesso imprenditore non debba utilizzare tutti i sistemi a disposizione per proteggere lavoratori e azienda. Così come si è reso obbligatorio l'uso di dispositivi di protezione individuale e il distanziamento, si potrebbe fare lo stesso quando saranno disponibili vaccini "efficaci", cioè sottoposti alla responsabile valutazione delle autorità sanitarie pubbliche competenti circa l'affidabilità medico-scientifica della loro somministrazione". Il presidente degli industriali veneti, inoltre, propone che: "chiaramente in coda rispetto alle fasce più deboli della popolazione, al personale medico sanitario e agli operatori dei servizi essenziali, si possa istituire una corsia preferenziale anche per chi, nelle nostre imprese esportatrici, è chiamato a viaggiare ed incontrare clienti e fornitori. Far ripartire in maniera tempestiva e sicura le aziende campioni dell'export sarebbe sicuramente una leva importante per il rilancio della nostra economia". "Oggi - conclude Carraro - il concetto di sorveglianza sanitaria (anche nei Testi Unici sulla Sicurezza sul Lavoro) è diretta a proteggere non solo il singolo lavoratore ma ha assunto una valenza più ampia con l'obiettivo di garantire e tutelare la salute altrui, quindi anche collettiva. Spero che le rappresentanze sindacali, con le quali abbiamo condiviso i protocolli sanitari e che certamente hanno a cuore la sicurezza dei lavoratori, siano sensibili a misure di prevenzione vaccinale. Le aziende possono essere luoghi attraverso cui operare il raggiungimento della massima copertura immunologica".
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