Vigilanza Bce, i banchieri si lamentano di eccessiva interferenza
Secondo l'agenzia di stampa estera Bloomberg arrivano lamentele per eccessive interferenze sulle politiche di dividendi, bonus e dati
Vigilanze Bce e il caso della protesta del presidente di Societe Generale Lorenzo Bini Smaghi
Politiche di dividendi e bonus e numerose richieste di dati: alcuni banchieri europei si stanno lamentando per la eccessiva e continua interferenza della vigilanza Bce. A riportarlo è l'agenzia di stampa estera Bloomberg. Citando diversi fonti, l'agenzia racconta di un episodio dello scorso ottobre quando il presidente di Societe Generale, l'italiano Lorenzo Bini Smaghi, ha protestato per scritto rispetto la richiesta della Bce di essere presente con un rappresentante alle riunioni del cda.
Una pratica che secondo il banchiere non è seguita dalle altre principali banche centrali, Federal reserve, Bank of England e Swiss Bank. Secondo Bloomberg se la vigilanza unica europea, che ha aumentato la pressione negli ultimi anni in risposta alle crisi del debito e pandemica, ha ottenuto la riduzione degli npl e una miglore gestione del rischio, ora starebbe andando troppo in là.
Con utili in decisa crescita nel terzo trimestre, molti grandi gruppi intendono tornare a distribuire dividendi senza quella moderazione chiesta dalle autorità di vigilanza durante la pandemia. La Bce però in queste settimane è più volte tornata a segnalare rischi potenziali nei prossimi mesi riconoscendo comunque come i bilanci bancari siano nel complesso solidi.
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