Spettacoli

Fedez: "Messina Denaro si è fatto prendere". A Sanremo la teoria del complotto

Nel testo della sua canzone c'è un chiaro riferimento all'arresto del boss. "Decido io quando venire bro me lo preparo, come Matteo Messina Denaro"

Sanremo 2023, quella frase pesante di Fedez passata quasi inosservata

La seconda serata del Festival di Sanremo, oltre che dalla gara in sè, è stata caratterizzata ancora una volta dalle polemiche e dalle proteste. A prendere il virtuale testimone sul palco a Blanco, dopo la scenata fatta per il malfunzionamento del suo audio che lo ha indotto a spaccare tutto il palco e distruggere tutti i vasi con i fiori, ieri a rubare la scena è stato Fedez. Il cantante rap, marito di Chiara Ferragni, non solo ha strappato la foto del viceministro Galeazzo Bignami con indosso simboli nazisti attaccando il governo per le critiche lanciate a Rosa Chemical: "Meglio il viceministro vestito da Hitler per voi".

Ma ha anche rincarato la dose e attaccato lo Stato sulla cattura del capo della mafia Messina Denaro. Una frase - si legge su Libero - passata quasi in sordina nella tempesta di provocazioni e volgarità prodotte dal rapper, che è per certo destinata a far discutere. E moltissimo. Il riferimento di Fedez è a Matteo Messina Denaro, il boss catturato nelle scorse settimane. Infatti ad un certo punto il marito di Chiara Ferragni afferma: "Sono un Napoleone con la sindrome del nano / decido io quando venire bro me lo preparo, come Matteo Messina Denaro". Frase con cui Fedez, accredita le tesi complottiste sulla cattura del boss dei boss: avrebbe deciso lui, Matteo Messina Denaro in persona, come e quando farsi arrestare.

Coletta, Rai si dissocia da attacchi personali di Fedez

"A nome della Rai ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto, che deve esprimersi attraverso tutte le forme di arte e pensieri", ma "sempre a nome della Rai, dei vertici e sul mio nome, in maniera molto netta sento di dirlo, mi dissocio fortemente dagli attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato, soprattutto nella gestualità". Atteggiamenti che "il servizio pubblico non può ammettere". Lo ha spiegato il direttore Intrattenimento di prime time, Stefano Coletta, rispondendo in sala stampa a una domanda sulla performance del rapper.