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Spettacoli
Mediaset, Piersilvio Berlusconi: "Pubblicità +4% nel primo semestre"

Nel primo semestre del 2016 la raccolta pubblicitaria del gruppo Mediaset ha fatto registrare una "crescita vicinissima al 4%". Lo ha spiegato il vice presidente e amministratore delegato del gruppo Pier Silvio Berlusconi, nel corso della presentazione dei palinsesti autunnali.

"Se si tiene conto che le previsioni per il mercato erano di una crescita tra il 2,5% e il 3%, c'è di che essere soddisfatti. Il mercato e Mediaset stanno andando meglio delle aspettative. Per il futuro, con quello che succede tra Inghilterra e Borsa, è molto difficile fare delle previsioni, la visibilità è poca" ha sottolineato Berlusconi.

Parlando in generale del mercato ha aggiunto: "Guardando alla situazione italiana, noi abbiamo la lente di ingrandimento della pubblicità e, dopo un 2015 caratterizzato da su e giù, il 2016 è partito bene con un più davanti" facendo arrivare a "tredici mesi in cui la pubblicità continua a crescere. Per quanto riguarda Mediaset, in particolare, sono stati fatti passi avanti, continuiamo a investire su innovazione e reti" dopo un periodo nel quale è stata fatta "tanta efficienza".

Poi a margine della serata racconta. "La Rai, purtroppo, e' un competitor pesante ma non lo fa linearmente, ancora oggi rappresenta un ibrido tra canone e pubblicita' che fa male alla Rai, lo dico in maniera convinta, e fa male a tutto il mercato. Non si capisce, infatti, se la Rai debba fare servizio pubblico o tv commerciale, debba fare ascolti o stare attenta ai bilanci. Decidiamo una volta per tutte cosa deve fare come capita in tutti gli altri Paesi d'Europa. La Rai e' rimasta l'unica televisione pubblica in Europa che ancora ha questo misto strano di canone e pubblicita', negli altri Paesi o non ha pubblicita' o ne ha pochissima in orari delimitati. Questa Rai mista che fa dumping sulla pubblicita' fa male a tutti".

"Come competitor aggressivi sul mondo della pubblicita' e degli ascolti - ha aggiunto - ce ne sono tanti e piccoli e sono piu' difficili da controbattere rispetto a un competitor piu' grosso: Sky free, Discovery free, Paramount. E' vero che Discovery sta crescendo, ma per quanto spende dovrebbe fare di piu'. Iris vince contro TV8 sei sere su sette e costa un centesimo rispetto a Discovery", conclude Piersilvio Berlusconi.

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