Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha apertamente accusato il suo governo di incompetenza di fronte ai crescenti problemi economici del 'regno eremita', in dichiarazioni riportate dai media statali durante l'ultima sessione plenaria del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori. "Il governo non è riuscito a svolgere un ruolo guida nella preparazione dei piani per i principali settori dell'economia'', ha detto Kim, accusando l'esecutivo di essere eccessivamente focalizzato sulle cifre e sul raggiungimento di obiettivi "arbitrari" invece di elaborare ''tattiche chiare'' per far muovere l'economia.
Le osservazioni di Kim alla sessione di quattro giorni, terminata ieri, arrivano un mese dopo aver ammesso gli errori di politica economica in occasione del Congresso del Partito dei Lavoratori. Gli obiettivi del piano di sviluppo quinquennale stabilito nel 2016 non sono stati raggiunti "nella maggior parte delle aree", aveva affermato Kim a gennaio, secondo quanto riportato dalla Korean Central News Agency (Kcna).
Il congresso ha poi adottato un nuovo piano quinquennale, oggetto delle discussioni del partito questa settimana. Una serie di disastri naturali, tra cui inondazioni e danni provocati dalle tempeste, nonché la pandemia di coronavirus, hanno messo a dura prova la Corea del Nord, soggetta tra l'altro a severe sanzioni internazionali a causa del suo programma di armi nucleari.
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