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Esteri
Coronavirus, le 9 regole delle scuole americane per ripartire

Più’ del 70% tra scuole, collegi americani  e università è chiuso già da un mese. Molto probabilmente riapriranno solo per il prossimo anno scolastico.

Nel frattempo alcuni Governatori, in particolare quelli di New York, Cuomo e della California, Newsom, stanno confrontandosi per approntare una serie di regole da seguire nella vita scolastica dopo la riapertura, in attesa di avere le linee guida dal Governo Federale.

Entrambi sono consapevoli che il problema è nuovo e necessitano idee e competenza ed è per questo che in campo, al loro fianco, è scesa anche la National Education Association. L’Associazione degli educatori ha messo sul tavolo della discussione 9 suggerimenti, nati attraverso il confronto con insegnanti, medici e funzionari pubblici. Misure che dovrebbero ridurre i rischi di contagio tra gli studenti.

Gli attuali edifici scolatici non sono certo i posti ideali per difendersi da una pandemia ed è per questo che occorre definire azioni adeguate.Di seguito le 9 idee.

1 Le misure di igiene e di sanificazione devono essere intensificate. Tra queste l’obbligo di indossare maschere, avere controlli frequenti della temperatura,  obbligo di lavaggio delle mani, sanificazione frequente e regole di allontanamento sociale applicate anche per i bambini molto piccoli. E’ importante evitare che si tocchino.Per ottenere questo nuovo modus vivendi sarebbe opportuno fare dei corsi ad hoc agli insegnanti.

2. Classi con massimo di 12 studenti o meno

E’ importante che le classi riducano il numero degli studenti. Avere classi di quaranta studenti come nel passato è adesso assolutamente insano e insicuro. Il massimo, nel rispetto della ‘social distancing’, dovrebbe essere di 10, massimo 12 studenti. I casi di Coronavirus tra i giovani sono molto bassi ma è necessario porre in essere misure strette per evitare di contagiare il personale della scuola, dagli insegnanti, ai custodi, al personale amministrativo fino a quello delle mense. Solo a New York oltre 69 maestri sono stati contagiati e molti sono morti.

3. Orari sfalsati

Ridurre il numero dei partecipanti in ogni classe costringe ad avere maggiori lezioni e quindi sarà necessario organizzare gruppi di studenti che faranno lezioni in giorni alterni.Alcuni al lunedì mercoledì e venerdì, altri al martedì, giovedì e sabato. O alcuni al mattino, altri al pomeriggio.

4. I più piccoli devono andare a scuola prima

Un tema delicato soprattutto per quanto riguarda la necessità delle famiglie che ritornano al lavoro è quello della sicurezza che i loro bambini siano accuditi. Israele,Danimarca e anche lo Stato di New York hanno pensato a questa priorità. Unica preoccupazione l’abitudine dei più piccoli di mettersi le mani in bocca o sulla faccia con gravi rischi di infezione. E su questo rischio devono lavorargli insegnanti.

5. Nuovi calendari.

Per compensare la perdita di studio di questi mesi qualche osservatore ha immaginato di riaprire subito le scuole e di portarle avanti durante l’estate. Ma la proposta più seguita è quella di riaprirle con il nuovo anno scolastico ma con l’accordo di richiuderle immediatamente se il virus si dovesse ripresentare. Con uno stop and go fino al vaccino.

6. Politiche differenti di partecipazione.

Le scuole dovrebbero accettare la volontà di alcuni genitori che non sentendosi sicuri delle misure prese, potrebbero chiedere di mantenere i propri figli a casa. E come fu fatto nel passato a New York durante l’epidemia di polio infantile si dovrà adottare una politica di ‘clemenza’ nei confronti dei genitori che dovessero prendere tali decisioni. Inoltre agli studenti non deve essere permesso di riunirsi in gruppi numerosi e ai genitori non dovrebbe essere permesso di entrare negli edifici scolastici.

7.Nessun possibilità di organizzare assemblee, nè attività sportive e nemmeno incontri tra parenti ed insegnanti.Agli studenti non deve essere permesso di riunirsi in gruppi numerosi e ai genitori non dovrebbe essere permesso di entrare negli edifici scolastici.

8. Occorre incrementare l’insegnamento da remoto.

E questa attività comprende non sono l’insegnamento diretto ma pure l’aiuto agli studenti che devono recuperare esami o interi anni.Quindi le comunità devono attrezzarsi per aver una banda larga e spingere gli alunni a dotarsi di laptop.

9. Sostegni di tipo sociale, psicologico e pratico per i più piccoli. Per tutti , ma per i più piccoli in particolare, l’esperienza dell’epidemia è stata dirompente. Recuperare i giovani da questo trauma dovrebbe essere uno degli obiettivi primari degli insegnanti.

 

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