Nella task force decisa dal Presidente Donald Trump per riavviare l’economia americana oltre a Jeff Bezos, Ceo di Amazon, Mark Zuckenberg di Facebook vi è anche Elon Musk proprietario di Tesla. Tutti pezzi da novanta dell’imprenditoria americana. Una scelta tra gente di indiscusso successo imprenditoriale, una scelta precisa. In questa fase solo pochi Stati, ma non in America, hanno invece scelto squadre di lobbisti, manager e professori.
Ma proprio uno di questi ‘pezzi da novanta’ ha deciso che le scelte emergenziali della Contea dove ha l’HQ e la produzione la sua compagnia erano inaccettabili e ha risposto con una azione clamorosa.
Il protagonista della vicenda è Elon Musk e l’azienda è la Tesla.
Un brutto colpo quello che la California e in particolare la Contea di Alameda sta per prendere dal capo di Tesla, il milionario Elon Musk.
L’headquarter di Tesla e la produzione potrebbe essere trasferita dalla California a Stati più favorevoli come il Texas o il Nevada.
Il motivo di questa decisone così rapida e forte si scopre nei twitter al veleno di Musk. ‘Tesla sta portando avanti un’accusa formale immediata contro la Contea di Alameda. Il non eletto e ignorante capo ad interim dell’Health Care di Alameda sta agendo in maniera contraria al Governatore della California, al Presidente degli Stati Uniti e ai nostri diritti Costituzionali e di libertà. E va contro ogni atto di buon senso’.
Dopo una settimana in cui Tesla ha comunque sempre disatteso gli ordini di ’shelter in place’ della Contea che la mettevano nell’impossibilità di portare avanti la produzione Musk ha deciso che la pazienza era arrivata al limite.
E quindi ha deciso con effetto immediato di trasferire la produzione di automobili in zone più favorevoli. ‘Se manterremo qualcosa ancora qui a Freemont dipenderà da come verremo trattati in futuro dallo Stato’.
Chissà se il Governatore della California, Gavin Newsom o il Presidente Donald Trump riusciranno a convincere l’eclettico e innovativo milionario?
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