Esteri
Covid: Polonia, Olanda, Germania, Spagna e... L'Ue va in lockdown. LA MAPPA

Dopo Germania, Spagna e Olanda anche la Polonia in lockdown. In Italia invece ancora di discute...
In attesa che in Italia venga dipanata la matassa nella maggioranza sulla nuova stretta anti-contagi e le forze politiche di governo trovino un'intesa, nel Vecchio Continente sono scattate le "restrizioni natalizie" in Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi e oggi anche in Polonia. Danzica ha deciso per la linea dura: sarà lockdown dal 28 dicembre al 17 gennaio. "Invito tutti i polacchi a essere responsabili e per loro stessi e i loro cari ma so che le esortazioni non aiuteranno", ha affermato infatti Adam Niedzielski, il ministro della Salute di Varsavia.
Con l’avvicinarsi delle feste di Natale e la fine dell’anno, tradizionalmente eventi di grande socialità, i governi dei più grandi Paesi europei hanno rivisto in senso più severo, rispetto a quanto pianificato, le misure anti-Covid. La svolta mira a scongiurare un rimbalzo dei contagi e il rischio di una terza ondata, mentre si è ancora alle prese con la seconda. La Polonia è solo l’ultimo dei grandi Stati Ue ad aver preso questa direzione. In Italia, invece, è atteso un Consiglio dei ministri nella giornata di domani o al più tardi sabato, riunione che prenderà una decisione definitiva a soli 7 giorni dalla vigilia di Natale. Si va verso una zona rossa nazionale con deroghe per lo spostamento durante i giorni di Natale e Santo Stefano.
GERMANIA
In risposta ad una crescita esponenziale dei contagi, la cancelliera Angela Merkel ha optato per un lockdown duro, con chiusure serrate in vigore fino al 10 gennaio nei 16 Stati federati. Da oggi, chiudono scuole e asili nido, saloni di bellezza, tatuatori e parrucchieri, come pure tutti i negozi non essenziali, fatta eccezione per farmacie, alimentari e banche. Viene chiesto ai datori di lavoro di mettere i dipendenti in smart working o di interrompere le proprie attività. Bando anche al consumo di alcolici in luoghi pubblici e alla vendita di fuochi di artificio prima del Capodanno. Per Natale non si potranno riunire più di cinque
Il tasso di letalità in Ue: Italia tra peggiori Raggiunta oggi quota 60mila morti (60.078 per la precisione), uno ogni mille abitanti, il nostro Paese si conferma tra quelli in Europa (e al mondo) con il tasso di letalità peggiore. Non sono tanto i numeri assoluti infatti a dover essere analizzati, ma il rapporto tra decessi e malati. L'Italia con i suoi 60.078 decessi su 1,7 milioni di casi, ha un tasso quasi doppio, il 3,47%. Peggio di noi, tra i grandi Paesi europei, solo la Gran Bretagna, che ha superato prima di noi quota 60mila morti (ora è a 61.245) e ha una letalità del 3,55%. La Spagna, invece, registra oltre 46mila morti e un tasso del 2,75%, mentre la Francia ha un tasso del 2,35% con 55mila morti (e 600mila casi più dell'Italia, da qui l'inferiore letalità). Fa storia a se', come noto, la Germania, riuscita con meno di 20mila morti a rimanere con un tasso di 1,61%, meno della metà del nostro (con il doppio dei tamponi effettuati, dato non casuale). |
persone in una stessa casa, ma nella limitazione non contano i ragazzi sotto i 14 anni. Berlino ha registrato un record di contagi nelle 24 ore, superando per la prima volta i 30 mila casi, secondo i dati finali resi noti dall'istituto di vigilanza sanitaria Rki. Dopo aver inizialmente annunciato 26.923 nuovi contagi in 24 ore, l'istituto Robert-Koch ha dovuto sommare altri 3.500 nuovi casi registrati nella regione del Baden-Wurttemberg che per motivi tecnici non erano stati contati. Il totale arriva quindi a 30.423.
SPAGNA
Sarà stretta anche in Spagna in vista delle festività: il governo ha stabilito che i cenoni dovranno essere per massimo di sei persone e fissato il coprifuoco all’una di notte sia per il 24 che per il 31 dicembre. Stop anche alla mobilità: gli spostamenti tra le regioni saranno limitati dal 23 dicembre fino al 6 gennaio con diverse eccezioni. Ad esempio, si può far rientro al luogo di residenza (cosa che probabilmente accadrà anche in Italia) e ciò consentirà agli studenti di trascorrere il Natale in famiglia, nelle proprie case.
FRANCIA
E' scattato ufficialmente il 'deconfinement', ma le autorità hanno chiesto ai cittadini la massima prudenza nei comportamenti, invitandoli ad “autoconfinarsi” in vista delle festività natalizie e di fine anno se vogliono poterle trascorrere in famiglia senza ammalarsi di Covid-19. Riaprono diverse attività commerciali, sportive e soprattutto culturali, quali musei, teatri, cinema e sale spettacoli, ovviamente nello stretto rispetto del protocollo sanitario. In termini di orari da rispettare, gli spettacoli dovranno terminare alle 21, ora in cui scatterà il nuovo coprifuoco. Niente da fare per bar e ristoranti, considerati ad alto rischio sanitario, chiusi almeno fino al 20 gennaio, e forse anche oltre. Chiusi gli impianti sciistici. Per le scuole, raccomandato di anticipare al 17 dicembre le vacanze.
OLANDA
Uno dei Paesi meno interventisti durante la prima ondata di Covid-19, ha fatto scattare un blocco rigoroso da oggi fino al 19 gennaio. Nel suo discorso alla nazione il premier, Mark Rutte, ha fatto riferimento ad un lockdown nazionale di cinque settimane, una scelta dura poiché riguarda anche il periodo natalizio. Chiudono battenti centri sportivi, piscine, cinema, musei, parrucchieri, saloni di bellezza e centri estetici. Da oggi, niente più scuola, dall’istruzione primaria fino all’università, misura in vigore fino al 18 gennaio. Anche l’Aja ha registrato un nuovo record: nelle ultime 24 ore sono stati conteggiati quasi 13 mila nuovi casi di coronavirus, numero record per il secondo giorno consecutivo.