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Esteri
De Santis (stra)vince in Florida e guarda alla Casa Bianca

DeSantis trionfa in Florida e ora sfida Trump

In attesa dei risultati finali delle elezioni di Midterm una cosa è certa: la campagna per le presidenziali inizia domani e parte dalla Florida. Trump festeggia ma avverte il rieletto governatore, "evita il 2024, so cose di te poco lusinghiere", e lascia ancora intendere di volersi candidare alle presidenziali. Il voto di Midterm non è ancora consolidato, la maggioranza del Congresso è tutta da scoprire, ma una cosa è certa: la campagna per le presidenziali inizia domani e parte dalla Florida. Dice Donald Trump: "Stanno succedendo tante cose buone". 

Il 2024 è vicino e nello stesso tempo lontano. Lo scenario della corsa presidenziale emerge nel commento a caldo di DeSantis, che ha vito con un margine amplissimo dopo che quattro anni fa era stato costretto a ricorrere al riconteggio e aveva prevalso sul suo avversario per soli 30mila voti: "Non abbiamo solo vinto le elezioni, abbiamo riscritto la mappa politica". La battaglia è gloria in Florida, che "è rimasta un rifugio sano in un mondo che è diventato pazzo". E la guerra? C'è tempo per dichiararla, ammesso che lo voglia, in ogni caso l'obiettivo presto o tardi sarà la Presidenza degli Stati Uniti.

DeSantis ha i voti e anche i soldi: ha corso una campagna da 31 milioni di dollari, ma ne ha incassati 200 in donazioni, la notizia è che ha risparmiato un tesoretto pari a 66 milioni di dollari. Per una campagna presidenziale sono una goccia, ma anche un buon inizio. Non aveva la vittoria in tasca, ma è riuscito a superare le primarie da outsider contro il candidato dell'establishment del Gop proprio grazie all'endorsement di Donald Trump. È una 'creatura' dell'ex presidente e la sola idea che questo 'figlio' possa candidarsi alla Casa Bianca nel 2024 - per soprammercato senza il suo via libera - lo fa imbufalire, fino a battezzarlo con il nome di 'Santimonious'.

 

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