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Donald Trump, discorso agli Usa: "Stiamo costruendo un'America forte e sicura"

Trump: "Stiamo costruendo un'America forte e sicura"

"Insieme stiamo costruendo un'America sicura, forte e orgogliosa". Cosi' il presidente Donald Trump nel suo primo discorso sullo Stato dell'Unione, il piu' twittato della storia, durato un'ora e venti minuti. "Questo e' il nuovo momento americano. Non c'e' mai stato un momento migliore per vivere il sogno americano", ha dichiarato il presidente riecheggiando una frase gia' pronunciata Hillary Clinton. Ha teso la mano ai democratici invitandola ad unirsi a lui per approvare la riforma dell'immigrazione e la ricostruzione delle infrastrutture di cui il Paese ha tanto bisogno. Ha definito "depravato" il regime nordcoreano e "corrotta" la dittatura iraniana, chiedendo il riarmo nucleare come deterrente contro le aggressioni. Non ha menzionato le indagini sul Russiagate ma ha esaltato i successi della sua amministrazione e annunciato che Guantanamo restera' aperta.

IL MOMENTO DEL DISARMO NUCLEARE NON E' ARRIVATO

"Sarebbe bello" ma il momento del disarmo nucleare, "non e' ancora arrivato". Cosi' Trump ha sottolineato la necessita' per l'America di avere un arsenale nucleare "forte e potente". "Mosca e Pechino stanno minacciando la nostra economia, i nostri interessi e i nostri valori. Per questo - ha ammonito - dobbiamo rendere piu' forti le nostre forze armate".

USA CON POPOLO IRANIANO CONTRO DITTATURA CORROTTA

"Quando il popolo iraniano ha protestato contro i crimini della loro corrotta dittatura non sono rimasto in silenzio. L'America sta con il popolo iraniano e la sua coraggiosa lotta per la liberta'", ha annunciato il presidente, reclamando la necessita' di rivedere "il terribile accordo nucleare".

MANO TESA AI DEMOCRATICI

"Questa sera chiedo a tutti noi di accantonare le differenze per cercare punti in comune che consentano di arrivare all'unita'", ha dichiarato Trump tra gli applausi scroscianti dei repubblicani mentre i democratici sono rimasti impassibili.

LA RIFORMA SULL'IMMIGRAZIONE E' POSSIBILE

"Per 30 anni Washington ha tentato e fallito nel risolvere questo problema. Questo Congresso puo' finalmente riuscirci". Cosi' Trump ha sfoggiato ottimismo sulla riforma dell'immigrazione indicando i quattro pilastri su cui dovra' fondarsi: la legalizzazione dei dreamers, il finanziamento del muro, la fine della lotteria per i permessi di soggiorno e l'apertura solo ai parenti stretti degli immigrati legali.

RIFORMA FISCALE "STORICA". AZIENDE INVESTONO PERCHE' C'E' AZIONE

"Come promesso al popolo americano da questo stesso podio 11 mesi fa, abbiamo attuato i piu' imponenti tagli alle tasse della storia"", ha sottolineato il presidente, ricordando come dall'approvazione della riforma fiscale "circa tre milioni di lavoratori hanno gia' ottenuto bonus, molti dei quali per migliaia di dollari" mentre "Apple ha annunciato che investira' 350 miliardi di dollari in America". "Le aziende stanno tornando negli Usa, vogliono stare dove c'e' l'azione, ha insistito il presidente, citando Fca che spostera' la produzione dal Messico in Michigan. La disoccupazione e' ai minimi da 45 anni e quella tra gli afro-americani e gli ispanici e' al record minimo.

STOP ALLA GUERRA CONTRO L'ENERGIA 'MADE IN USA'

"Abbiamo posto fine alla guerra contro l'energia americana e abbiamo posto fine alla guerra contro il carbone pulito. Ora siamo esportatori di energia nel mondo", ha dichiarato Trump rivendicando un risultato che gia' apparteneva al suo predecessore Barack Obama.

GUANTANAMO NON CHIUDE

Il presidente Donald Trump ha scelto il giorno del suo discorso sullo Stato dell'Unione per annunciare che la prigione di Guantanamo restera' a aperta. Il precedessore Barack Obama aveva promesso di chiudere il carcere controverso per il trattamento dei prigionieri, terroristi e nemici dello stato. "I terroristi non sono semplici criminali - ha ammonito Trump - sono combattenti nemici illegali".

TAGLIO PREZZI FARMACI PRIORITA'

I prezzi dei farmaci "scenderanno in modo consistente", ha assicurato Trump, chiedendo poi al Congresso di dare il via libera a cure sperimentali per i malati terminali.

LA RISPOSTA DI JOE KENNEDY

"I bulli possono colpire, lasciare il segno" ma non vinceranno. E' stata la risposta dei democratici affidata al 37enne Joe Kennedy, rampollo considerato il nuovo astro nascente della politica. Ha parlato da un garage del Massachusetts, senza cravatta e senza menzionare mai direttamente Trump. E se il presidente non ha accennato al Russiagate, Kennedy ha detto che la Russia "e' immersa" nella democrazia Usa" e che questa amministrazione ha tradito gli ideali americani. "Non e' giusto. Non rappresenta cio' che siamo", e' stata la frase piu' applaudita di Kennedy.

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