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Esteri
Donald Trump e Joe Biden divisi da un’accusa sessuale
(fonte Lapresse)

D’accordo che la pandemia da Coronavirus puo’ mettere in secondo piano qualsiasi notizia,  ma un’accusa di molestie sessuali nei confronti dell’avversario ufficiale di Trump alla Casa Bianca, l’appena nominato Joe Biden, non è una notizia qualsiasi ma una vera e propria bomba mediatica.

 

La notizia nasce da un’intervista di qualche giorno fa sul New York Times, poi ripresa dal francese Le Figaro e rilanciata ieri dal Fatto Quotidiano e da Affaritaliani.

Poi più nulla. Nessuna traccia sull’agenzia nazionale NPR, nemmeno su ABC breaking news, e tantomeno sulla rete più importante del Paese la CNN.

Cnn che ogni giorno, vale la penna sottolineare, mette sulla graticola attraverso interviste a virologi, scienziati, politici, osservatori il Presidente e il suo operato sulla gestione della crisi da Coronavirus .

Jack Tapper uno dei giornalisti di punta e tra i volti più noti della rete da giorni invita Donald Trump a spiegare agli americani quale strategia ha per uscire dalla pandemia. Insomma un martellamento senza fine.

La stampa americana 'dimentica' l'accusa di abusi sessuali contro Joe Biden

Tutti i media hanno trovato tutti gli agganci possibili per contestare qualsiasi decisione di Trump, dalla sponsorizzazione della idroclorochina, al ritardo negli ospedali di dispositivi sanitari. Gli hanno montato servizi contro quando ha deciso di congelare i fondi al WHO o di pensare, solo pensare, di voler cacciare il suo guru della sanità, lo scienziato Anthony Fauci. E neppure quando ha azzeccato il blocco dei voli dalla Cina o il superbazooka da 2000 bilioni di dollari gli hanno risparmiato appunti.

 

Che il feeling con la stampa americana del Presidente, e del Presidente con la maggior parte dei media americani  non fosse tra i migliori lo si sapeva già  da tempo ma questa dimenticanza, questo mancanza di approfondimento di una notizia così esplosiva è davvero sorprendente.

 

Sarà vera, falsa la notizia? Per avvenimenti minori tutte le reti e i giornali avrebbero scatenato orde di giornalisti.

La denuncia, secondo il New york Times, viene dall’ex aiutante di Joe Biden negli anni 90, certa Tara Reade. La donna ha presentato un’accusa alla polizia di Washington sostenendo che il suo capo di allora le aveva toccato collo e capelli in maniera inappropriata e dopo averla spinta contro il muro l’aveva penetrata. E tutto questo nell’ufficio di Capitol Hill.

Mica poco, però per il momento, l’attenta stampa americana, sembra essere disinteressata ad una notizia che davvero sarebbe una bomba atomica sulla campagna dei democratici nella corsa alla Casa Bianca.

Vedremo nei prossimi giorni come evolverà questa nuova epidemia nella politica.

 

 

 

 

 

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