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Finge di essere disabile e ruba le birre dallo scaffale del market: smascherato. Giovane inglese condannato a 3 anni di carcere
Un 19enne inglese finge di essere disabile per rubare birra: smascherato in pochi secondi e condannato a 3 anni. Il video e la ricostruzione del caso
Un tentativo di furto così maldestro da sembrare quasi una sceneggiatura comica, ma che si è trasformato in una vicenda giudiziaria reale. Un giovane britannico di 19 anni è stato condannato a tre anni di carcere dopo aver inscenato una falsa disabilità per cercare di rubare casse di birra all’interno di un supermercato nel Kent, nel Regno Unito.
Secondo la ricostruzione della polizia della contea, il ragazzo si è presentato all’ingresso del punto vendita seduto su una sedia a rotelle, spinto da un complice di 17 anni. L’obiettivo era semplice: sfruttare la presunta fragilità fisica per aggirare i controlli e nascondere tra le gambe due confezioni di birra, coperte con una giacca.
Ma il piano ha resistito solo pochi secondi.
Una guardia di sicurezza, notando movimenti sospetti, si è avvicinata per controllare. È stato allora che l’intera messinscena è crollata: il ragazzo si è alzato di scatto dalla sedia a rotelle, abbandonando ogni credibilità.
L’addetto ha tentato di bloccarlo, ma il giovane ladro ha reagito con violenza, aggredendolo e lanciando diversi oggetti per farsi strada verso l’uscita. Una mossa che ha aggravato la sua posizione e ha trasformato un tentato furto maldestro in un caso ben più serio.
La polizia è intervenuta poco dopo, rintracciando entrambi i responsabili. Nel processo, il 19enne è stato giudicato colpevole non solo del tentato furto, ma anche dell’aggressione alla guardia e del danneggiamento della merce.
Il tribunale ha quindi disposto una pena detentiva di tre anni, mentre il complice minorenne dovrà affrontare un percorso giudiziario separato.
L’episodio, diventato virale anche per l’assurdità della scena, ha riacceso nel Regno Unito il dibattito sulla crescente audacia – e imprevedibilità – di alcuni giovani coinvolti in microcriminalità.
Una storia che, dalle intenzioni quasi farsesche, si è trasformata in una lezione molto più amara di quanto i protagonisti potessero immaginare.
