Esteri
Gaza City, un milione di sfollati. L'Onu: "Dormono per strada". Via al piano di Blair ma niente "Trump Riviera"
La Casa Bianca autorizza l'ex primo ministro britannico a gestire la "transizione postbellica": i dettagli

Gaza City, anche i rifugi dell'Onu distrutti: situazione drammatica nelle strade. Un milione di persone vaga senza meta
L’Ufficio Onu per gli affari umanitari ha segnalato che le "ultime linee di sopravvivenza per i civili nella città di Gaza stanno crollando, in mezzo all’intensificarsi delle operazioni militari”. "In soli cinque giorni - ha dichiarato il portavoce, Stephane Dujarric - undici strutture dell’Agenzia Onu per il soccorso e l’occupazione, che servivano come rifugi di emergenza per circa 11 mila persone a Gaza City, sono state danneggiate da colpi diretti o indiretti”.
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Il numero di sfollati all’interno della Striscia sta aumentando rapidamente, superando ormai il milione di persone dall’interruzione del cessate il fuoco a metà marzo. Solo nell’ultimo mese, ha aggiunto Dujarric, sono stati registrati "circa 200 mila nuovi sfollati dal nord al sud di Gaza, di cui 56 mila solo da domenica, e questo fino a ieri”. Gli sfollati dormono per strada o in tende di fortuna.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha autorizzato l'ex primo ministro britannico, Tony Blair, a radunare le parti interessate regionali e internazionali attorno alla proposta dello stesso Blair di istituire un organismo di transizione postbellico per governare la Striscia di Gaza finché non potrà essere consegnata all'Autorità Nazionale Palestinese. Lo riferisce in esclusiva il Times of Israel citando quattro fonti a conoscenza della questione. Blair ha iniziato a elaborare la proposta nei primi mesi della guerra tra Israele e Hamas, immaginandola come un piano per il cosiddetto "giorno dopo".
Sebbene il coinvolgimento di Blair nella pianificazione postbellica di Gaza sia stato precedentemente rivelato, insieme alla sua partecipazione a una sessione politica della Casa Bianca del 27 agosto sulla questione, i dettagli della sua proposta non sono stati ancora resi pubblici, aggiunge il giornale israeliano. La proposta, i cui dettagli sono stati visionati dal Times of Israel, prevede l'istituzione dell'Autorità internazionale di transizione di Gaza insieme a una serie di strutture subordinate.
Precedenti resoconti hanno collegato Blair agli sforzi volti a sfollare i palestinesi da Gaza o a costruire una "Trump Riviera" nella Striscia, ma la proposta effettiva dell'ex premier britannico non fa alcun accenno a queste idee e prevede addirittura l'istituzione di una "Property Rights Preservation Unit", volta a garantire che qualsiasi partenza volontaria dei cittadini di Gaza non comprometta il loro diritto a tornare nell'enclave o a mantenere la proprietà immobiliare, aggiunge il quotidiano.