Gaza, 'colpito minibus, uccisa famiglia di 11 persone' - Netanyahu ordina: 'Rafah resta chiuso' - Hamas: "Manteniamo il controllo di Gaza, non disarmiamo" - Affaritaliani.it

Esteri

Ultimo aggiornamento: 18:22

Gaza, 'colpito minibus, uccisa famiglia di 11 persone' - Netanyahu ordina: 'Rafah resta chiuso' - Hamas: "Manteniamo il controllo di Gaza, non disarmiamo"

Cardinale Pizzaballa, 'prematuro parlare di pace, affrontare cause conflitto. Gaza e Cisgiordania inseparabili, parti del popolo palestinese

Medio Oriente: in Israele nuove manifestazioni, in piazza per chiedere consegna corpi ostaggi

A Tel Aviv, in quella che è ormai nota come Piazza degli Ostaggi, è un'altra serata di mobilitazione per chiedere vengano consegnate le salme di ostaggi israeliani ancora nella Striscia di Gaza. Qui, riferisce il Times of Israel, si è radunata una folla di manifestanti e proteste sono in corso anche a Haifa, Gerusalemme e in altre città di Israele. A Tel Aviv, secondo altri media israeliani, è attesa una manifestazione anche di fronte agli uffici del ministero della Difesa. Intanto le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno annunciato - come riferito dalla tv satellitare al-Jazeera - che stanno per consegnare le salme di altri due ostaggi israeliani recuperate nelle ultime ore nella Striscia di Gaza.

Medio Oriente, ufficio Netanyahu, 'premier ordina, Rafah resta chiuso' 

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato che il valico di Rafah, al confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, "resti chiuso fino a nuovo avviso". Lo rende noto l'ufficio del primo ministro, come riporta il giornale israeliano Haaretz, che poco prima riferiva di aver avuto conferma dall'Organizzazione mondiale della sanità che il valico sarebbe stato aperto lunedì per il trasferimento di malati e feriti. Anche l'ambasciata palestinese al Cairo aveva informato questo pomeriggio dell'apertura di Rafah lunedì per consentire ai gazawi che si trovano in Egitto e che vogliono tornare a Gaza di entrare nella Striscia.

"La riapertura" di Rafah "verrà presa in considerazione in base al modo in cui Hamas farà la sua parte per la restituzione delle salme degli ostaggi deceduti e l'attuazione del quadro concordato", comunicano via X dall'ufficio del premier israeliano.

Gaza, cardinale Pizzaballa, 'prematuro parlare di pace, affrontare cause conflitto'

"Parlare di pace è prematuro, è una parola impegnativa. La fine della guerra non è l'inizio della pace". Lo ha detto il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, in collegamento con il festival 'Luce!' in corso di svolgimento a Palazzo Vecchio a Firenze. "Le cause che alimentano il conflitto sono ancora tutte da affrontare - ha aggiunto il cardinale Pizzaballa - Per ora hanno definito le condizioni per la guerra in corso. Ma tutto quello che viene dopo non c'è ancora. E' una tregua ancora fragile".

Medio Oriente: cardinale Pizzaballa, 'Gaza e Cisgiordania inseparabili, parti del popolo palestinese'

"Non possiamo separare Gaza dalla Cisgiordania, sono parti di uno stesso popolo". Lo ha detto il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, in collegamento con il festival 'Luce!' in corso di svolgimento a Palazzo Vecchio a Firenze. "La nostra generazione deve preparare le condizioni perché la prossima generazione possa parlare di pace in modo credibile", ha aggiunto il cardinale Pizzaballa. Secondo il patriarca di Gerusalemme, quello che è stato fatto in questi giorni per la pace "era il primo passo necessario, ora dobbiamo vedere se siamo capaci di fare i prossimi passi decisivi". Pizzaballa ha concluso affermando che "con la forza si riesce a imporre qualcosa ma è una visione miope perché poi il castello crolla".

Hamas: "Manteniamo il controllo di Gaza, non disarmiamo"

Hamas vuole tenere il controllo della sicurezza a Gaza per un periodo ad interim, e non può per ora impegnarsi a disarmarsi: lo ha detto in un'intervista pubblicata sul sito dell'agenzia Reuters dal dirigente di Hamas Mohammed Nazzal. Posizioni che, secondo Reuters, "riflettono le difficoltà che gli Stati Uniti devono affrontare per porre fine alla guerra" e mostrano "i principali nodi che ostacolano gli sforzi per consolidare la fine definitiva".

Mo: Al Jazeera, 'colpito minibus a Gaza city, uccisa famiglia di 11 persone'

Un attacco israeliano su un veicolo civile a Gaza City ha causato la morte di 11 membri della famiglia Abu Shaaban, segnando la violazione più grave in otto giorni di cessate il fuoco con Hamas. Lo riporta Al Jazeera, secondo cui l’incidente è avvenuto ieri sera nel quartiere Zeitoun, quando un carro armato israeliano ha colpito il minibus della famiglia mentre tentava di raggiungere la propria abitazione.

Tra le vittime ci sono sette bambini e tre donne, ha riferito Mahmoud Basal della Protezione Civile di Gaza, sottolineando che "avrebbero potuto essere avvertiti o affrontati in modo diverso" e che "quanto accaduto conferma che l’occupazione è ancora assetata di sangue e insiste nel commettere crimini contro civili innocenti". Hamas ha condannato il raid definendolo un "massacro" e ha chiesto al presidente statunitense Donald Trump e ai mediatori internazionali di esercitare pressioni su Israele affinché rispetti l’accordo di cessate il fuoco.

L’attacco è avvenuto mentre i soldati israeliani aprivano il fuoco su persone che avevano oltrepassato la cosiddetta "linea gialla", la demarcazione prevista dall’accordo. Molti palestinesi privi di accesso a internet - scrive l'emittente - ignorano dove le forze israeliane siano effettivamente posizionate lungo queste linee, aumentando il rischio per le famiglie. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che le linee gialle saranno presto chiaramente indicate per evitare confusioni.

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