Germania, patto Spd-Verdi-Fdp: il nuovo governo prima di Natale
Verso il "semaforo": i vertici dell’Spd, dei Verdi e dei liberali dell’Fdp intendono proseguire con i negoziati formali per una nuova coalizione a tre
Tra i punti contenuti nel pre-accordo di Spd, Verdi e liberali, un posto d’onore ce l’ha l’aumento a 12 euro del salario minimo (proposta condivisa sia dai socialdemocratici che dagli ambientalisti), mentre sembra di capire sugli investimenti in direzione difesa del clima, ricerca, istruzione e infrastrutture ci siano state aperture da parte dell’Fdp, sia pure “nel quadro del freno al debito fissato nella Costituzione”, come si legge nel testo, secondo il quale quello in corso dovrà essere “il decennio degli investimenti per il futuro”, sia privati che pubblici.
Novità anche sul fronte migranti: a detta dei possibili coalizzandi, la Germania è “un moderno Paese d’immigrazione”, nel quale “le procedure d’asilo, dei ricongiungimenti familiari e dei rimpatri devono essere velocizzati creando nuove via legali”, anche con l’obiettivo di “contrastare i rapporti di sfruttamento nelle vie di fuga” dei migranti. E mentre in politica estera Spd, Verdi ed Fdp definiscono “una colonna centrale” della sicurezza della Germania i rapporti transatlantici con gli Usa e la Nato, così come “la sicurezza di Israele per noi è ragione di Stato”, sul fronte interno uno dei progetti è quello di abbassare l’età di voto a 16 anni.
Impegni anche sul fronte ambientale: l’uscita dal carbone “idealmente dovrà essere messa in atto entro il 2030”, si legge ancora nel documento, stando al quale entro il 2020 dovrà essere avviato un “programma immediato” per la difesa del clima con l’obiettivo di permettere il rispetto degli accordi di Parigi e il contrasto al riscaldamento globale. A questo scopo “ogni tetto adatto deve essere utilizzato per l’energia solare”, mentre si prevede di destinare il 2% del territorio nazionale all’eolico.
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