Germania, niente ritorno alla normalità. Misura prorogate almeno fino al 10/5 - Affaritaliani.it

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Germania, niente ritorno alla normalità. Misura prorogate almeno fino al 10/5

In Germania il tasso di contagio è risalito a 0,9 stando ai dati diffusi dal Koch Institut, il maggiore centro epidemiologico della Germania

CORONAVIRUS: GERMANIA VERSO PROROGA AL 10  MAGGIO MISURE DISTANZIAMENTO SOCIALE

In Germania le misure di distanziamento fisico e sociale, decise per  contrastare la diffusione del coronavirus, saranno "certamente" estese  almeno fino al 10 maggio. Lo ha anticipato a N-tv il capo dello staff  della cancelliera Angela Merkel, Helge Braun. Le misure, in scadenza  questo fine settimana, prevedono che due persone, ad eccezione dei  conviventi, si possano incontrare all'aperto a un metro e mezzo di  distanza. Gli ultimi dati dell'Istituto Robert Koch parlano di un totale  di 159.119 casi di coronavirus e 6.288 morti in Germania dall'inizio  dell'emergenza. 

 

Germania, risale tasso contagi: obbligo mascherine

“Non vogliamo che il numero dei contagi torni a salire. Per cui è ancora necessario rimanere il più possibile a casa, rispettare le limitazioni dei contatti, così come la distanza minima di un metro e mezzo e, dove questo non sia possibile, indossare la mascherina”. Usa toni accorati Lothar Wieler, il presidente del Robert Koch Institut (Rki) – il maggiore centro epidemiologico della Germania - nel rivolgersi ai tedeschi: le infezioni da coronavirus sono tornate a crescere, sia pur lievemente. Stando all’Rki, sono quasi 158 mila i casi confermati, mentre il bilancio delle vittime ha superato 6.000, a fronte di 117 mila guariti. C’è in più un dettaglio, che ha anche una carica simbolica: il tasso di contagio è infatti risalito a 0,9, sempre stando ai dati diffusi dal Koch Institut, dopo che a metà aprile era stato indicato un tasso dello 0,7: vuol dire che praticamente ogni persona infetta ne contagia un’altra.

Ed era stata la stessa cancelliera Angela Merkel a ribadire più volte quanto fosse necessario tenersi al di sotto di quel ‘numero 1’ per contenere la pandemia ed avviarsi ad una progressiva normalizzazione della vita nel Paese. Per giovedì è fissato un nuovo vertice tra il governo federale e i Laender. Le pressioni non mancano, da parte di una fetta non indifferente del mondo politico (a cominciare dal presidente del Bundestag Wolfgang Schaeuble) così come dell’economia, ad accelerare l’allentamento delle misure: è proprio Merkel che invece continua a invitare alla massima prudenza. 

La settimana scorsa, in un accorato discorso al Bundestag, la cancelliera ha ribadito che “sarebbe un dramma se dovessimo registrare un contraccolpo dell’epidemia”. Precedentemente aveva duramente criticato le “orge di discussione sulle riaperture” che a suo dire si erano scatenate intorno alle possibili riaperture, con l’effetto di “aumentare moltissimo il rischio” di nuove deflagrazioni del virus. I primi, prudenti, provvedimenti di allentamento sono già in vigore, e comunque improntati alla logica del “passo dopo passo”. Grazie al fatto che, come rivendicato anche dal ministro alla Sanità Jens Spahn, “il sistema sanitario non è stato travolto”, tra le altre cose è stato disposta la riapertura degli esercizi commerciali fino a 800 metri quadri, delle concessionarie d’auto, delle librerie e dei negozi di biciclette, mentre fino al 31 agosto è confermato il divieto di grandi eventi pubblici.

Dal 4 maggio, inoltre, torneranno a scuola le classi di maturandi e i ragazzi vicini ad un cambio di scuole, pur mantenendo turni diversi e sottostando a forme di scaglionamento. Sulla riapertura di ristoranti, bar e alberghi e la possibilità di celebrare messe ed altre manifestazioni religiose in chiese, moschee e sinagoghe, delle decisioni saranno prese dal 4 maggio, non è chiaro con quale tempistica. Anche se molti Laender - come il Saarland e lo Schleswig Holstein - stanno facendo pressioni per riaprire le chiese. Parallelamente al dibattito sulle riaperture, in quasi tutto il Paese ormai è obbligo indossare le mascherine.

L’obbligo di coprire bocca e naso vale sui mezzi del trasporto pubblico locale (autobus, tram e metropolitana) e nei negozi di alimentari. In alcuni Laender, le multe per chi contravviene può arrivare a 150 euro. Pene pecuniarie che variano di regione in regione, arrivando in Baviera a 5.000 euro per i titolari di negozi i cui dipendenti dovessero contravvenire alla regola, mentre altrove si tratta di poche decine di euro.

In alcuni Laender l’obbligo di coprire naso e bocca vale anche nelle scuole (per quando apriranno), mentre il ministro al Traffico ha chiesto di estendere la misura ai viaggiatori dei treni regolari così come quelli ad alta velocità. Il dibattito sulle riaperture rimane comunque molto acceso. Il “paradosso della prevenzione”, lo chiama il virologo Christian Drosten, tra le voci più ascoltate in Germania in fatto di pandemia, secondo il quale è proprio grazie alle misure immediate e rapide che si è riusciti a contenere con successo il virus, una evoluzione relativamente positiva “che ora viene usata come argomento per dire che le misure intraprese sono state eccessive”.

Ma è il tema economico quello che spinge molti a chiedere allentamenti più rapidi: stando ad una stima dell’autorevole Istituto Ifo, l’economia tornerà a livelli pre-pandemia solo alla fine del 2021, mentre per il secondo trimestre il Pil è previsto un calo del 12,2%. Un’enormità, per gli standard tedeschi.