Esteri
Guerra, gli ucraini avanzano in Russia. Lukashenko: "Risposta immediata se superano il confine"
Il soccorso a Putin del presidente bielorusso: "Non vogliamo un'escalation, ma in quel caso non avremmo altra scelta"
Guerra, Putin: "Nato e Occidente hanno aiutato l'Ucraina ad attaccarci". Lukashenko: "Pronti a intervenire"
L'esercito ucraino non si ferma e avanza sempre di più in territorio russo. Dopo essersi impossessato della regione di Kursk, ora gli uomini guidati dal generale Syrsky, oltre ad aver conquistato un centinaio di villaggi, sono riusciti anche a prendere la prima vera città, si tratta di Sudzha. Una cittadina a sud-ovest di Kursk di oltre 7mila abitanti. Un segnale che l'esercito di Putin non riesce a fermarli (per il momento). lo Zar lancia accuse alla Nato e all'Occidente: "Hanno aiutato l'Ucraina ad attaccarci". L'avanzata degli uomini di Zelensky in territorio russo rappresenta sempre più una minaccia anche per lo storico alleato del capo del Cremlino, il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, che è tornato a esortare Russia e Ucraina a trattare la pace, ma non solo. Ha inviato anche un chiaro messaggio all'Occidente, si tratta di un avvertimento, nel caso la Nato decidesse di mandare suoi soldati a sostegno dell'Ucraina.
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Lukashenko ha minacciato l’uso di armi nucleari tattiche nel caso in cui i confini della Bielorussia fossero violati dal nemico. In una intervista all’emittente di stato russa Vgtrk, il presidente bielorusso sostiene che questo conflitto è utile solo all’Occidente e non ai popoli ucraino e russo. "Non vogliamo un’escalation e una guerra contro l’intera Nato, ma se si arriva a questo non avremo altra scelta: non appena qualcuno oltrepasserà il confine di Stato la risposta sarà immediata", afferma. "Non useremo alcuna arma finché non metteranno piede sul nostro territorio", aggiunge Lukashenko. Secondo lo stretto alleato del presidente Vladimir Putin, alti vertici americani vogliono "lasciare che ucraini e russi si picchino a morte e si distruggano tutti a vicenda".