Guerra, i Servizi avvertono sui rischi: "Anche Sinwar fu liberato nel 2011 e poi organizzò il 7 ottobre"

Gaza, il precedente del 2011: "Liberarono Sinwar e lui organizzò la strage". I rischi dello scambio rapiti-prigionieri

Mentre è in corso lo scambio tra gli ostaggi ancora in mano ad Hamas e i palestinesi incarcerati durante la guerra, ci si interroga anche sulle possibili conseguenze. Proprio nel 2011, infatti, avvenne un altro scambio tra Israele e Hamas, e in quell'occasione venne liberato anche Yahya Sinwar, l'ideatore della strage del 7 ottobre 2023. Gli agenti dello Shin Bet - riporta Il Corriere della Sera - in questi giorni di trattative hanno guardato e riguardato quell’immagine, l’hanno messa sotto agli occhi dei ministri perché cambiassero idea: i servizi segreti erano contrari a mandare a Gaza o in esilio all’estero la maggior parte dei 250 prigionieri che lasciano le carceri oggi, oltre a 1.700 palestinesi catturanti durante il conflitto.

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Era stato proprio Benjamin Netanyahu, già allora primo ministro, a rilasciare Sinwar, il pianificatore della mattanza del 7 ottobre 2023, eliminato l’ottobre dello scorso anno. Fino all’ultimo — rivela la Bbc — ci sono state pressioni per inserire nella lista leader come Marwan Barghouti, considerato dai palestinesi il simbolo della resistenza. Come lui - prosegue Il Corriere - la maggior parte dei 250 è stata condannata per attentati durante la seconda intifada: lo scrittore Basem Khandaqji a tre ergastoli per il coinvolgimento nell’attacco kamikaze al mercato Carmel di Tel Aviv 14 anni fa. L’associazione per i diritti umani Addameer calcola che siano in questo periodo oltre 10 mila, tra loro 400 minori e 53 donne.

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