Hamas rilascia gli altri 13 ostaggi nel Sud della Striscia di Gaza. Trump atterrato in Israele, accolto da Herzog e Netanyahu - Affaritaliani.it

Esteri

Ultimo aggiornamento: 09:54

Hamas rilascia gli altri 13 ostaggi nel Sud della Striscia di Gaza. Trump atterrato in Israele, accolto da Herzog e Netanyahu

La grande attesa nelle piazze di Tel Aviv con bandiere e canti

di Marco Santoni

Hamas rilascia gli altri 13 ostaggi 

Hamas ha rilasciato gli altri 13 ostaggi nell'area di Khan Younis. Sono stati consegnati alla Croce Rossa, come si vede nei video rilanciati dalle tv. Tutti i rapiti ancora in vita sono stati quindi liberati.

Trump atterrato in Israele, accolto da Herzog e Netanyahu 

L'Air Force One con a bordo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è atterrato all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, in Israele. Ad accoglierlo sono arrivati il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e la moglie Sara, l'inviato speciale Steve Witkoff, il consigliere e genero del presidente Jared Kushner, la figlia Ivanka e il presidente israeliano Herzog. 

Israele, i primi sette ostaggi liberi consegnati all'Idf: sono in Israele 

 I sette ostaggi liberati da Hamas sono stati consegnati dalla Croce Rossa all'Idf, ora si trovano in Israele: hanno superato il confine. 

 Hamas fa telefonare i rapiti ancora a Gaza alle famiglie

 In Piazza degli ostaggi a Tel Aviv sul grande schermo viene trasmessa in questo momento la telefonata dell'ostaggio non ancora liberato Matan Tsengauker da Gaza alla madre, che da due anni si batte per la sua liberazione. Hamas ha consentito ad alcuni rapiti di chiamare le famiglie prima della liberazione. "Matan, stai tornando a casa. State tutti tornando a casa. Grazie a Dio la guerra è finita. Stai tornando a casa. La mia vita ti aspetta", ha detto la madre Einav.

Gaza, la liberazione degli ostaggi. E quella battuta di Trump sul Paradiso

Sono stati rilasciati a Gaza i primi sette ostaggi israeliani che erano dal 7 ottobre 2023 nelle mani di Hamas. Lo ha annunciato la Croce Rossa, a quanto riportano media israeliani.

"Ti aspettavamo". Così il primo ministro Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara hanno scritto a ciascuno degli ostaggi liberi da oggi, in un biglietto lasciato sul lettino che accoglierà i rapiti negli ospedali dove saranno visitati. Lo ha riferito l'ufficio del premier. "A nome di tutto il popolo d’Israele, bentornato! Ti abbiamo aspettato. Ti abbracciamo. Sara e Benjamin Netanyahu”, si legge. Il biglietto è parte del kit di benvenuto preparati dall'Autorità per gli ostaggi dell'ufficio del primo ministro e include vestiti, prodotti per l'igiene, un computer portatile, un cellulare e un tablet.

Il presidente americano Donald Trump ha assistito alla liberazione dei primi sette ostaggi israeliani dall'Air Force One che lo porta a Tel Aviv. "La storia mentre accade", ha scritto la sua portavoce Karoline Leavitt sui social media, insieme a una foto della televisione che sull'aereo presidenziale trasmetteva immagini da Gaza e da Israele.

Il rilascio degli ostaggi israeliani da parte di Hamas avverrà in due fasi: la prima alle 8,00 ora locale nella zona del corridoio di Netzarim, che divide la Striscia di Gaza da est a ovest; la seconda intorno alle 10,00 ora locale, nella zona di Jan Yunis, a sud, e nei campi al centro dell'enclave, secondo quanto riportato da diversi media. La Croce Rossa Internazionale, che si trova già in territorio di Gaza, coordina la consegna degli ostaggi da parte delle milizie palestinesi e la loro successiva consegna all'esercito israeliano, che li porterà alla base di Reim, vicino al confine. Qui saranno sottoposti a visite mediche e potranno riunirsi con le loro famiglie prima di essere evacuati in elicottero verso gli ospedali alla periferia di Tel Aviv: Sheba, Beilinson e Ichilov. Parallelamente, si prevede che Hamas consegnerà anche i corpi di 28 ostaggi deceduti, anche se le autorità israeliane riconoscono che non tutti potrebbero essere localizzati lunedì stesso. I resti saranno trasferiti all'istituto forense Abu Kabir, dove procederanno alla loro identificazione.

Alle famiglie degli ostaggi israeliani è stato comunicato che il rilascio dei loro cari detenuti a Gaza dovrebbe iniziare intorno alle 8 del mattino (7 in Italia). Lo riferisce il sito del quotidiano israeliano Haaretz. Centinaia di bandiere di Israele con il nastro giallo divenuto, simbolo della mobilitazione per il rilascio degli ostaggi, e cartelli con i volti dei prigionieri nelle mani di Hamas. Così "Piazza degli Ostaggi" a Tel Aviv si prepara a vivere il momento atteso da 737 giorni: il rilascio dei propri cari, annunciato dalle autorità alle 8 di mattina (le 7 in Italia). In sottofondo una canzone in inglese ripete, "riportateli a casa".

L'ala armata di Hamas ha pubblicato un elenco di 20 ostaggi sopravvissuti detenuti a Gaza che dovrebbero essere liberati nell'ambito di un accordo raggiunto con Israele. Gli ostaggi citati dalle Brigate Ezzedine al-Qassam sul proprio canale Telegram fanno parte dei 48 prigionieri, sia vivi che deceduti, detenuti dai militanti palestinesi a Gaza.

Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Haim Ohana, Segev Kalfon, Avitan Or, Elkana Buchbot, Maxim Harkin, Nimrod Cohen, Matan Tsengauker, David Cuneo, Eitan Horn, Matan Engerst, Eitan Mor, Gali Berman, Ziv Berman, Omri Miran, Alon Ohel, Guy Gilboa-Dalal, Rom Breslavsky e Ariel Cune. Questi i nomi che compaiono sulla lista.

Donald Trump è atteso in Israele alle 6,20 circa. Dopo uno scambio con Netanyahu, parlerà davanti al Parlamento e incontrerà i familiari degli ostaggi. "La guerra è finita. D'accordo? Lo capite?“, ha dichiarato il presidente americano ai giornalisti al momento di lasciare gli Stati Uniti. Da parte sua, Netanyahu ha affermato che Israele ha ottenuto "vittorie immense, vittorie che hanno stupito il mondo intero. Devo dirvi che la lotta non è finita", ha tuttavia aggiunto i premier israeliano in un discorso televisivo. Dopo il suo breve soggiorno in Israele, Trump si recherà a Sharm el-Sheikh, in Egitto, per copresiedere insieme al suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi un “vertice per la pace” a Gaza, alla presenza dei leader di oltre 20 paesi (Italia presente con la premier Meloni) e del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.

Leggi anche: Israele, Hamas: "Completati i preparativi per il rilascio degli ostaggi". Anp a Blair: "Pronti a collaborare per il futuro di Gaza"

“Non credo che ci sia nulla che possa farmi andare in Paradiso". Questa è la battuta che Donald Trump riserva ai giornalisti presenti sull'Air Force One rispondendo alla domanda di Peter Doocy: "Lei ha detto che sperava di porre fine alla guerra in Ucraina perché questo avrebbe potuto aiutarla ad andare in paradiso. In che modo questo potrebbe aiutarla?". Il presidente Usa ha ribattuto: “Sa, sto solo scherzando... Non credo che ci sia nulla che possa farmi andare in paradiso. Però ho reso la vita migliore a un sacco di persone”. Lo scambio è stato trasmesso da Fox News.

Secondo quanto riportato da media locali, decine di persone sono state uccise negli scontri tra Hamas e un clan locale a Gaza, domenica a poche ore dal previsto rilascio degli ostaggi nella regione devastata dalla guerra. Hamas avrebbe accusato una milizia di aver attaccato le sue forze, mentre i membri del clan Doghmush hanno affermato che Hamas avrebbe approfittato del cessate il fuoco per colpirli a causa della loro presunta collaborazione con Israele. In uno degli scontri è stato ucciso il giornalista Saleh Al-Jafarawi.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI ESTERI