Hong Kong: gli Usa valutano il bando per i social cinesi, come TikTok
Gli Stati Uniti stanno valutando di bandire le applicazioni dei social media cinesi, tra cui TikTok. Lo ha annunciato il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, in un’intervista a Fox News, sottolineando che l’amministrazione Trump “sta prendendo la questione molto seriamente”. Rispondendo a una domanda sulla possibilità di vietare i social cinesi negli Usa, il capo della diplomazia americana ha anticipato che a riguardo “si sta valutando qualcosa” e ha detto di non voler anticipare il presidente Donald Trump. Pompeo ha poi avvertito che scaricare le app cinesi vuol dire “mettere le proprie informazioni private nelle mani del Partito comunista".
Usa: Tik Tok minaccia per la sicurezza nazionale
Crescono le tensioni tra Usa e Cina sulla diffusione della pandemia di Covid-19, la draconiana legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong e due anni di guerra commerciale. TikTok è di proprietà della ByteDance con sede a Pechino ed è stata più volte accusata dai funzionari americani di essere una minaccia alla sicurezza nazionale. In precedenza, la famosa app di condivisione di video brevi ha detto che i timori sono "infondati". I suoi responsabili hanno specificato di operare separatamente da ByteDance e che le banche dati sono collocate interamente fuori dalla Cina e nessuna delle informazioni in suo possesso è soggetta alla legislazione cinese. I dati degli utenti Usa, hanno spiegato i vertici di TikTok, sono stoccati negli stessi Stati Uniti, con un backup a Singapore.
Hong Kong: TikTok sospende servizio, causa “recenti eventi"
La popolare app di condivisione di video brevi, TikTok, ha annunciato che lascerà il mercato di Hong Kong entro pochi giorni “alla luce dei recenti eventi”, vale a dire il varo della controversa legge sulla sicurezza nazionale voluta da Pechino. La decisione di sospendere il servizio nella ex colonia britannica, resa nota da un portavoce della società di proprietà della ByteDance con sede in Cina, arriva mentre Facebook, Google e Twitter hanno sospeso le richieste del governo e della polizia di Hong Kong per avere informazioni sugli utenti, come prevede la nuova legge.
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