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Esteri
L'Onu accusa il Governo di Nicolas Maduro per crimini contro l’Umanità

'Le forze di sicurezza del Venezuela e i loro gruppi alleati hanno commesso sistematiche violazioni dei diritti umani incluso torture e assassini, violazioni ritenute crimini contro l’umanità’ questa la pesante accusa dell’ONU contro il dittatore del Venezuela Nicola Maduro e contro il suo Governo. 

Tutti i sospetti sul dittatore e sui suoi Ministri dell’Interno, Nestor Reverol e della Difesa, Vladimir Lopez, di aver ordinato gravi crimini contro gli oppositori del regime sono stati confermati dagli investigatori delle Nazioni Unite. 

'La maggior parte delle esecuzioni illegali da parte degli agenti del Governo non sono state fatte nel Paese, dove le istituzioni democratiche hanno fallito’ è stato confermato nel rapporto ufficiale.

‘Ci sono motivi ragionevoli per credere-si legge nel rapporto-che le autorità venezuelane e le forza di sicurezza hanno pianificato e portato avanti violazioni dei diritti umani fina dal 2014, e tra queste violazioni omicidi e uso sistematico della tortura’.

Il Governo di Maduro non ha ancora  risposto a queste accuse basate su 270 interviste con testimoni, vittime, ex funzionari, avvocati e molti documenti confidenzali. Uno degli assassini denunciati è stato quello dell’ex capo del Servizio Boliveriano di Intelligencia (SEBIN), il generale Christofer Figuera.  Secondo l’accusa ‘questi delitti furono coordinati e fatti con il consenso del Governo e con l’appoggio diretto di alti funzionari e comandanti del Governo di Maduro’. Ufficiali dell’Esercito, della Polizia e dei Servizi Segreti sarebbero tutti coinvolti in questi fatti di sangue.

Il team di investigatori internazionale ha confermato di avere ‘motivi validi per credere che i Servizi Segreti del dittatore abbiano falsificato o costruito prove contro le vittime che i loro agenti abbiano poi torturato i detenuti’. Fra questi il legislatore Fernando Alban, un oppositore del regime che, secondo il Governo chavista, si sarebbe suicidato nel 2018 mentre secondo il suo Partito sarebbe stato assassinato in carcere.  

Un altro caso discusso è quello del Capitano di Armata Rafael Acosta che morì sotto tortura per mano dei Servizi Segreti Militari DGCIM lo scorso anno. Al team dell’Onu, creato per scoprire questi crimini fin dal 2014, non è mai stato permesso di entrare nel Paese. 

Circa 5 milioni di persone, che rappresentano un quinto del Paese, sono state costrette a fuggire dal paese soffocato dalla crisi umanitaria ed economica. Dal canto suo il Venezuela, attraverso il proprio Ambasciatore dell’Onu a Ginevra, Jorge Valero, ha dichiarato di stare collaborando con l’ONU per permettere le visite nelle carceri ma ha pure accusato il Governo degli Stati Uniti di ‘provocare morti e sofferenze al popolo venezuelano con le sanzioni imposte’.

Infine, al momento, sessanta Paesi, compresi gli Stati Uniti, hanno riconosciuto come Presidente legittimo ad interim Juan Guaidò che, in diverse dichiarazioni, ha paragonato Maduro al dittatore libico Gheddafi e all’iracheno Hussein, entrambi uccisi, per le sistematiche violazioni dei Diritti Umani. Ma il dittatore, purtroppo, è ancora al suo posto.

 

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