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Esteri
Libia, ferito il ministro dell'Interno. Si rischia lo scontro Turchia-Egitto

LIBIA: FORZE HAFTAR, FERITO MINISTRO INTERNI TRIPOLI

Il ministro degli Interni del governo libico di accordo nazionale, Fathi Bashagha, è rimasto ferito questa notte quando il suo convoglio è stato attaccato a colpi d'arma da fuoco a Misurata, 180 chilometri a est di Tripoli. Lo ha scritto su Facebook il media center della 'Karama Operation', che fa capo all'autoproclamato Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar. Secondo le fonti, il Bashagha è stato vittima di un tentato assassinio da parte di milizie armate non identificate. Considerato vicino ai Fratelli Musulmani e uomo forte del governo di Tripoli, Bashagha è stato attaccato dopo che aveva lasciato una riunione a Misurata con alcuni ufficiali militari e uomini della sicurezza.

LIBIA: AL-SISI, 'GOVERNO AL-SERRAJ OSTAGGIO DELLE MILIZIE ARMATE'

Il governo di accordo nazionale del premier libico Fayez al-Serraj è tenuto ''in ostaggio'' da parte delle milizie armate. Ne è convinto il presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi, che intervenendo a un forum a Sharm el-Sheikh ha detto che ''il governo a Tripoli è tenuto in ostaggio da milizie armate e terroriste''. L'intervento di al-Sisi arriva a tre giorni da quando l'autoproclamato Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar ha annunciato una nuova battaglia ''decisiva'' per prendere il controllo di Tripoli. La sicurezza egiziana, ha proseguito al-Sisi, ''è direttamente colpita'' dalla situazione in Libia. ''Avremmo potuto intervenire in Libia, ma non lo abbiamo fatto per rispetto di fratellanza'', ha aggiunto. L'Egitto, insieme agli Emirati Arabi Uniti e all'Arabia Saudita, sostengono il generale Haftar, mentre Turchia e Qatar sono schierate dalla parte del governo di al-Serraj. 

LIBIA: ERDOGAN RIBADISCE, 'PRONTI AD AIUTI MILITARI A SERRAJ SE RICHIESTO'

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito che Ankara è pronta a fornire aiuti militari al governo di accordo nazionale libico del premier Fayez al-Serraj se ne farà richiesta. ''Proteggeremo i diritti della Libia e della Turchia nel Mediterraneo orientale. Siamo più che pronti a dare il supporto necessario alla Libia'', ha detto Erdogan all'emittente A Haber Tv dopo un incontro a porte chiuse ieri a Istanbul con al-Serraj. Il presidente turco ha quindi criticato il generale Khalifa Haftar, capo dell'autoproclamato Esercito nazionale libico, affermando che ''non è un leader legittimato ed è il rappresentante di una struttura illegale''. Già il 10 dicembre Erdogan aveva detto che la Turchia era pronta a ''inviare un numero sufficiente'' di militari ''se la Libia dovesse chiedere assistenza militare. La Turchia prenderà una decisione in merito in modo indipendente, non chiederemo il permesso a nessuno''.

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