Esteri
Meloni sente i leader dell’Ue e Trump: "Importante lavorare con gli Usa per fermare il conflitto". La premier ringrazia Zelensky per la serietà
La Premier ha anche accolto "con favore" la partecipazione americana, con il Vice Presidente Vance, alla riunione della Coalizione dei volenterosi

Giorgia Meloni
Ucraina, Meloni sente i leader europei e Trump: "Lavorare con gli Usa per fermare la guerra"
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato oggi, insieme ai leader di Ucraina, Finlandia, Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, dell'Unione Europea e della Nato, a una telefonata con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in vista del suo incontro con il Presidente russo Vladimir Putin in Alaska il 15 agosto. Il Vertice - spiega Palazzo Chigi in una nota - è stato preceduto da un coordinamento europeo, sempre a livello di leader, e seguito dallo svolgimento di una nuova riunione della Coalizione dei volenterosi.
Nel corso della discussione, Meloni "ha espresso apprezzamento per gli sforzi profusi dal Presidente Trump", ribadendo "l'importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell'Ucraina", e ha ringraziato il Presidente Zelensky "per la serietà dimostrata finora nella ricerca di una soluzione diplomatica", si legge in una nota. La Premier ha anche accolto "con favore" la partecipazione americana, con il Vice Presidente Vance, alla riunione della Coalizione dei volenterosi, nel solco di quanto avvenuto per la prima volta a Roma a margine della Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina di luglio.
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Dalla discussione è emersa una forte unità di vedute nel ribadire che una pace giusta e duratura non può prescindere da un cessate il fuoco, dal continuo sostegno all’Ucraina, dal mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e da solide e credibili garanzie di sicurezza ancorate al contesto euroatlantico.
Il Presidente Meloni si è detta molto soddisfatta dall'unità di intenti e dalla capacità di dialogo che l'Occidente sta dimostrando di fronte a una sfida fondamentale per la sicurezza e la difesa del diritto internazionale. È ora il momento di vedere quale sarà, in Alaska, l'atteggiamento della Russia che finora non ha inteso fare alcun significativo passo in avanti.