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Microchip, in arrivo nuova carenza come nel 2021? Siccità record a Taiwan

Scenari preoccupanti per la produzione di semiconduttori: siccità record a Taiwan

Crollo di dieci milioni di automobili prodotti in tutto il mondo nel 2021 e soprattutto perdita di circa 200 miliardi di dollari all'industria automobilistica mondiale. Questa la conta di "vittime" e "feriti" per il solo settore automotive nel 2021, dopo la grande carenza di microchip a livello globale. Oggi, come allora, Taiwan sta affrontando un periodo di grave siccità. Le due cose possono sembrare scollegate ma non lo sono. Taiwan fabbrica e assembla da sola circa il 65% dei semiconduttori a livello globale, addirittura il 92% di quelli a tecnologia più avanzata.

Questo significa che il mondo rischia di trovarsi nei prossimi mesi alle prese con una nuova carenza di chip. Andiamo con ordine. La produzione di chip è un'attività che ha bisogno di enormi quantità di acqua. Prendiamo ad esempio la Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (nota come TSMC), il più grande produttore di chip a contratto del mondo. I suoi impianti di produzione di chip nel Southern Taiwan Science Park consumano da soli 99 mila tonnellate di acqua al giorno, secondo gli ultimi dati dell'azienda. E man mano che le tecniche di produzione di chip diventano più avanzate, il loro fabbisogno idrico aumenta. 

Non solo. Taiwan dipende in larga misura dalle precipitazioni stagionali per riempire i propri bacini idrici, e i cambiamenti climatici hanno reso questa opzione meno affidabile. Il problema è che Taiwan sta vivendo una stagione particolarmente asciutta, che fa intravedere una nuova grande siccità dopo quella storica del 2021. La città di Kaohsiung, polo emergente dei chip, e Tainan, dove TSMC e United Microelectronics Corp. (UMC) hanno entrambi impianti di produzione di chip, hanno introdotto questo mese misure di risparmio idrico, tra cui la riduzione della pressione delle forniture di acqua pubblica durante la notte. Il Southern Taiwan Science Park ha chiesto ai fornitori di ridurre il consumo di acqua del 10% e Kaohsiung seguirà l'esempio nella sua zona industriale a partire dal 30 marzo.

Le conseguenze sul lungo termine

Mentre l'elettricità, la terra e il talento sono elementi critici necessari per mantenere la posizione di Taiwan nella catena di fornitura globale di chip, assicurarsi una quantità sufficiente di acqua presenta sfide uniche. A causa dei cambiamenti climatici e del minor passaggio di tifoni, le precipitazioni accumulate nelle città del sud di Taiwan, come Tainan e Pingtung, sono state recentemente pari a circa il 40% di un anno medio, il livello più basso degli ultimi trent'anni, secondo l'Agenzia per le risorse idriche di Taiwan.

Il serbatoio Tsengwen, il più grande di Taiwan e una fonte d'acqua fondamentale per il Southern Taiwan Science Park, è stato riempito solo all'11,2% della sua capacità effettiva, secondo i dati governativi disponibili al pubblico. Il tasso per il serbatoio Nanhua, che rifornisce Tainan e Kaohsiung, era del 41,1%.  Secondo le previsioni dell'Ufficio meteorologico centrale, l'attuale siccità nel sud di Taiwan dovrebbe attenuarsi verso maggio.

Mantenere la fornitura di chip non è solo un imperativo economico per Taiwan. Essere una fonte vitale di semiconduttori rende l'isola politicamente importante per Stati Uniti e Repubblica Popolare Cinese. Se la produzione di chip di Taiwan viene intaccata, anche il suo "scudo di silicio" che secondo molti esperti serve come forma di deterrenza di fronte a possibili attacchi potrebbe indebolirsi.

"TSMC dispone di piani di emergenza per le diverse fasi di restrizione idrica e collabora con il governo e le organizzazioni private per il risparmio idrico e lo sviluppo delle risorse idriche", ha dichiarato in una nota il colosso taiwanese a Nikkei Asia. L'azienda ha dichiarato di aver messo in atto misure di conservazione presso le sue strutture nel Southern Taiwan Science Park, tra cui la riduzione del consumo di acqua e il riciclo di una maggiore quantità di acque reflue.

Per il futuro, il governo ha in programma diversi progetti, tra cui la costruzione di una conduttura lunga 25 chilometri per prelevare l'acqua dal bacino di Shihmen a Nuova Taipei fino a Hsinchu. Il progetto dovrebbe essere completato entro il 2026 e contribuirà a sostenere il crescente fabbisogno idrico di Hsinchu, il più importante centro di produzione di chip di Taiwan, secondo il funzionario.

Ma a preoccupare è il lungo termine, visti i cambiamenti climatici. La stagione estiva dei tifoni di Taiwan era un tempo una delle principali fonti di acqua per la stretta isola, ma l'ultima volta che un tifone ha toccato terra è stato nell'agosto 2019.  Il mondo, che dipende ancora in larga parte dalla fabbricazione di microchip che avviene sull'isola, fa la danza della pioggia.

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