Esteri
Netanyahu, consenso ai minimi: il vertice con Trump stabilirà il suo futuro politico. Bibi al bivio
Dice di parlare per il popolo israeliano, ma attualmente lo voterebbe solo la minoranza

Trump e Netanyahu (Foto Lapresse)
Netanyahu al bivio ma entrambe le scelte potrebbero farlo cadere: ecco perché
Sono ore decisive non tanto per il futuro di Gaza ma per quello politico di Netanyahu. Il premier israeliano è atteso oggi alla Casa Bianca ma qualunque decisione lui prenda potrebbe seriamente arrivare a costargli la poltrona. Da una parte c'è la proposta in 21 punti di Trump per fermare la guerra, definita "un'offerta che non si può rifiutare" e dall'altra c'è la volontà di diversi membri del suo governo, quelli che rappresentano l'ultradestra di andare avanti con l'offensiva e prendersi non solo Gaza ma pure la Cisgiordania. Ma il consenso di Netanyahu - riporta Il Corriere della Sera - è davvero ai minimi. Anche quando l’80% dei suoi connazionali ha approvato l’attacco all’Iran, il suo indice di gradimento non ha superato il 40%. Le grane processuali, la sciagurata riforma giudiziaria, l’onta del 7 ottobre, i figlioli in salvo all’estero mentre i figli di Israele muoiono a Gaza: strappi che gli hanno lasciato cicatrici.
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Anche se oggi riuscisse con Trump nel suo giochino migliore — prendere tempo — è tutto da vedere cosa accadrà al ritorno in patria. All’incontro di oggi col presidente americano, Netanyahu è arrivato imponendo al suo aereo di Stato, il "Wings of Zion", un giro largo - prosegue Il Corriere - per evitare i cieli di quell’Europa con cui ha rotto giuridicamente (è ricercato dalla Corte dell’Aia) e politicamente (dopo i riconoscimenti a raffica della Palestina). Nelle ore della vigilia, Trump ha rilanciato su Truth: "C’è una reale possibilità che accada qualcosa di grande in Medio Oriente. Tutti sono a bordo, per la prima volta in assoluto. Ce la faremo".