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Esteri
OMS, la pandemia causata dall'uomo per il suo pessimo rapporto con l’ambiente

‘La pandemia era una questione di tempo perché gli elementi del cocktail nefasto erano tutti pronti e noi abbiamo tenuto una pessima relazione con l’ambiente’ ha confermato Maria Neira, Direttore della Salute Pubblica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Neira è intervenuta alle Giornate IberoAmericane incentrate sopra il Coronavirus e la pandemia. Nel suo intervento ha difeso con forza una salute pubblica di qualità, gratuita e universale per tutta la popolazione mondiale. Forse un sogno per come si stanno muovendo le logiche universali per il vaccino delle Big Pharma. 

Secondo il Direttore ci sono i fattori chiave necessari per uscire dalla crisi sanitaria in cui è caduto il mondo.

’Era questione di tempo-ha detto Maria Neira-ma la pandemia sarebbe arrivata perchè abbiamo avuto una pessima relazione con il medio ambiente , con l’ecosistema, con le deforestazioni tanto aggressive che hanno cambiato le condizioni di vita’.

Il Direttore ha poi continuato legando l’arrivo della pandemia alle conseguenze del cambio climatico e ricordando che le ultime epidemie, dall’Aids, all’Ebola e al Zika sono arrivate attraverso un salto dalla salute animale a quella umana.

‘In condizioni di stress del pianeta, con forti deforestazioni e pratiche agricole intensive, la biodiversità  non viene preservata. A questo si aggiunge il commercio di specie selvagge senza protezione alcuna e tutto questo porta ad un aumento delle malattie infettive’. 

La nostra salute, secondo l’esponente dell’OMS, deriva principalmente da quanto la natura rimane intatta ma in questo momento quello che mangiamo e beviamo è contaminato. 

‘Adesso ci sono milioni di tonnellate di plastiche negli oceani e alla gente non interessa ma- ha confermato Maria Neira- ma purtroppo non ci rendiamo conto che stiamo mangiando l’equivalente della plastica di una carta di credito alla settimana’. 

L’uso dei combustibili fossili, inoltre, sta causando, secondo i dati dell’OMS, 7 milioni di morti premature all’anno e a spese pubbliche di 5 trilioni di dollari di trattamenti per curare le malattie croniche. 4500 mila milioni di dollari in sussidi ai combustibili fossili sono una cifra assolutamente inaccettabile.Dobbiamo mettere delle barriere a difesa della nostra salute.

‘Nel 2020-ha denunciato il Direttore-gran parte della popolazione mondiale non ha la possibilità di avere gli elementi basici per la prevenzione dal virus, come acqua e sapone’.

Un altro aspetto da non trascurare per riuscire a vivere meglio è di limitare l’uso delle automobili. Con lo smart working bisogna favorire la vita nelle zone rurali con case più grandi , spaziose e con più verde.

‘Non è accettabile-ha concluso Maria Neira-che il sistema porti milioni di persone alla stessa ora a muoversi per raggiungere i posti di lavoro, normalmente nel centro delle città, ne va della nostra salute e della nostra vita’.

Ma il grido di dolore dell’OMS sarà ascoltato da qualcuno?

 

 

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