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Esteri
Recovery Fund, il presidente Michel: ‘L’accordo è forte, l’Europa è solida’

Recovery Fund, per il presidente del Consiglio europeo è un accordo giusto

"La risposta dell'Europa" alla crisi economica scatenata dalla pandemia di coronavirus "è più forte e massiccia rispetto a quella degli Usa e della Cina. È la prima volte che si condivide il debito, che si guarda alle condizioni climatiche e che il bilancio è legato direttamente al rispetto dello Stato diritto. Oggi abbiamo un accordo all'unanimità in cui tutti hanno dovuto cedere qualcosa per ottenere qualcosa, ma abbiamo un accordo forte, giusto, equilibrato e senza precedenti. L'Europa è presente, è solida, è in piedi". Lo dice il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, illustrando al Parlamento europeo l'accordo raggiunto nei giorni scorsi a Bruxelles sul Recovery Fund e il Bilancio pluriennale della Ue.

Ursula von der Leyen: “Tagli difficili da accettare”

I tagli decisi dagli Stati membri al bilancio pluriennale della Ue "sono difficili da ingoiare", ma la risposta europea alla crisi economica legata alla pandemia è stata forte e, malgrado l'Europa non sia uscita dall'emergenza, l'accordo raggiunto a Bruxelles "è stato un grande spartiacque, che abbiamo superato rimanendo uniti". Lo dice la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, intervenendo al Parlamento europeo.

L'intesa raggiunta dai leader, ha detto von der Leyen, "ha luci e ombre: l’ombra assume la forma di un Bilancio molto snello, ci sono state decisioni dolorose come quelle sui programmi come Horizon o sulla salute o su InvestEu. Tutti programmi che sono stati incrementati ma non quanto ci sarebbe piaciuto, la dimensione dei nostri fondi esterni è veramente preoccupante", ha proseguito. Tuttavia l'Europa ha messo in atto un intervento complessivo da "1,8 trilioni di euro, il 13% del Rnl della Ue, chi altro può dire lo stesso nel mondo?", ha continuato la presidente della Commissione.

Secondo von der Leyen "l'accordo del Consiglio europeo ha fornito la luce alla fine del tunnel, ma con la luce, arriva anche l'ombra. E in questo caso, l'ombra si presenta sotto forma di un bilancio dell'UE a lungo termine molto snello. Vi sono decisioni deplorevoli e dolorose su molti programmi, che hanno un valore aggiunto europeo fondamentale", ha aggiunto riferendosi a Horizon, al programma sanitario, a InvestEU. "Tutti questi programmi sono stati aumentati, ma certamente non tanto quanto vorremmo. E credo che la dimensione dei nostri fondi esterni - in particolare sia preoccupante".

"Dobbiamo sempre ricordare che il valore dei programmi dell'UE supera di gran lunga i loro costi - ha continuato - siamo riusciti a evitare ulteriori tagli - come desideravano alcuni Stati membri - ma questo QFP snello è una pillola difficile da ingoiare. E so che quest'Aula la vede allo stesso modo", ha proseguito la presidente della Commissione.

"Ma dobbiamo fare un passo indietro e guardare da dove veniamo, ha concluso, "prima ancora di iniziare, questo bilancio aveva un buco di circa 70 miliardi di euro a causa della Brexit. La buona notizia è che siamo riusciti a colmare quasi tutto questo divario. Ciò significa che ogni paese deve pagare di più. Con NextGenerationEU, ora abbiamo una potenza di fuoco finanziaria enorme e senza precedenti. 1,8 trilioni di euro, quasi il 13% del nostro RNL dell'UE a 27. Non dovremmo perdere di vista questo quadro più ampio".

Recovery Fund, von der Leyen: “Accordo grande spartiacque”

Grazie all'accordo raggiunto dai capi di Stato e di governo a Bruxelles sul Recovery Fund "è stato attraversato un grande spartiacque per la nostra Unione". Lo dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al Parlamento europeo.

Von der Leyen, che ha criticato i tagli al Bilancio deciso dai governi, ha invede definito NextGenerationEU, "uno strumento unico per sostenere il colpo più duro, per rafforzare il nostro mercato unico, per investire nel Green Deal europeo, digitalizzazione, resilienza e modernizzazione del nostro mercato unico".

Secondo la presidente della Commissione "lo spirito combattivo dell'Europa ci ha portato fino a qui, non molto tempo fa alcuni chiedevano che fossero erogati solo prestiti, ma oggi abbiamo un accordo sul fatto che NextGenerationEU disporrà di sovvenzioni per 390 miliardi di euro, integrate da prestiti per 360 miliardi di euro. Sì, ci sono meno sovvenzioni di quelle sostenute dalla Commissione e dal Parlamento, ma rispetto a dove siamo partiti, questo è un risultato enorme. Ed è abbastanza grande da fare un'enorme differenza.

"In qualità di co-legislatore, quest'Aula avrà piena voce in capitolo sulla progettazione dello strumento e su come funziona - ha detto von der Leyen rivolgendosi agli europarlamentari - la Commissione garantirà la piena trasparenza, anche preparandosi a un dialogo strutturato su priorità e spese e uno scambio regolare di opinioni sui piani nazionali e sull'attuazione globale".

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