Esteri
Siria, Assad: pronto a tenere elezioni parlamentari

Il presidente siriano, Bashar al-Assad, "è pronto a discutere di emendamenti alla Costituzione, tenere elezioni parlamentari e, se il popolo della Siria lo ritiene necessario, ha espresso la disponibilità a tenere elezioni presidenziali". Ad affermarlo è il parlamentare del partito comunista russo Aleksandr Yushenko, in visita nel Paese. Assad, dal canto suo, avrebbe detto di voler "prima combattere il terrorismo e in seguito chiedere ai siriani di andare al voto".
La Russia quindi, rimarca il suo appoggio politico ad Assad, mentre la coalizione militare continua ad andare avanti imperterrita, seppur non mancano le critiche di Stati Uniti e Germania, che non guardano di buon occhio la politica di forza russa.
Tale annuncio, infatti, no può che irritare Washington e i suoi alleati, che non vedono nessun futuro per Assad: alcuni sostengono che dovrebbe farsi da parte durante la transizione al dopo-Siria, altri insistono per le sue immediate dimissioni, ma la Russia vuole invece che siano i siriani a decidere il suo destino.
Proprio in questi giorni le truppe siriane, aiutate dalle forze russe, hanno ucciso ad Aleppo il leader del potente gruppo quaedista 'Jubath al Nustra', l'egiziano Abu Suleiman al-Masri. Al Masri, il cui vero nome era Mahmud Maghwari era stato condannato a morte in Egitto per aver combattuto al fianco di Hamas nella Striscia di Gaza. Si tratta di un duro colpo per la formazione, all'inizo della guerra contro Assad, nel 2011, di volta in volta rivale o alleata di comodo dell’Isis. Da ultimo al Nusra aveva dato fino al considetto "Esercito della conquista".