Sul web video di soldati ucraini decapitati, Zelensky vs Mosca: "La pagherete"
Rabbia e sconcerto dopo la diffusione della presunta esecuzione del soldato ucraino per mano russa. È tutto da verificare, ma Zelensky giura vendetta a Mosca
La brutalità della violenza russa sui soldati ucraini: i filmati incriminati
Nelle ultime ore stanno circolando su rete e social network, due video sconvolgenti, per ora attribuiti ai soldati russi. Il primo ritrae, in modo offuscato, l’esecuzione “presunta” di due soldati già mutilati (con le mani tagliate) che giacciono accanto a un veicolo militare distrutto. Poi una voce fuori campo che con liguaggio volgare racconta che il mezzo è saltato su una mina, uccidendo i due soldati. "Qualcuno è poi venuto e ha tagliato le loro teste", aggiunge la voce, con una risata.
La denuncia di Zelensky su Twitter: VIDEO
A riguardo, Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino, ha scritto nel suo Telegram: "Ci sarà una risposta e responsabilità per tutto", senza però specificare se le sue parole si riferissero al video.
Il fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, a cui è stato attribuito l’operato dell’esecuzione, ha negato il coinvolgimento dei combattenti della milizia nella decapitazione dei soldati ucraini e ha commentato: “Ho visto questo video è brutto quando le teste delle persone vengono tagliate, ma non ho visto da nessuna parte che questo stia accadendo vicino a Bakhmut e che membri della Wagner siano stati coinvolti nell’esecuzione”.
Mentre l'Institute for the Study of War ha affermato che Wagner "secondo quanto riferito stava continuando a commettere crimini di guerra decapitando militari ucraini a Bakhmut", riferendosi a una foto condivisa sui siti di social media filo-russi che mostrava quella che sembrava essere una testa mozzata.
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Mentre il primo video appare più recente, riferisce la Cnn, il secondo invece è stato fatto risalire all’estate scorsa, a giudicare dalla vegetazione circostante. Diffuso su un canale pro russo l'8 aprile, mostra un soldato ucraino, come si intuisce dalla benda gialla che solitamente si usa per identificare i militari ucraini. Le immagini diffuse sono poco nitide, dunque non è certo il contenuto della scena. Sicuramente c’è una voce che si sente in sottofondo proprio all’inizio del video, che testimonierebbe che la vittima, dopo essere stata torturata da alcune figure dal volto coperto, fosse ancora viva. Uno degli esecutori dà ordini tramite un walkie-talkie.
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