Esteri

Trump in casa aveva oltre 300 documenti riservati. Il tycoon rischia grosso

Il New York Times rivela il dato sul sequestro. L'ex presidente Usa chiede che sia un giudice "speciale" a valutare il contenuto di quei dossier segretissimi

Documenti sequestrati a Trump. Il tycoon: "Voglio un giudice terzo"

Negli Stati Uniti scoppia un nuovo caso Trump, strettamente legato al sequestro di documenti effettuato dall'Fbi nella casa del tycoon a Mar-a-Lago in Florida. Il New York Times, infatti, ha rivelato che l'ex presidente Usa conservava più di 300 documenti riservati nella sua residenza di Mar-a-Lago. "Gli archivi nazionali hanno trovato più di 150 documenti sensibili quando hanno ricevuto un primo lotto di materiale dall'ex presidente Trump a gennaio". La mole di documenti in possesso dell'ex presidente Usa, secondo il Nyt, "aiuta a spiegare perché il Dipartimento di Giustizia si è mosso così urgentemente per dare la caccia a qualsiasi ulteriore materiale classificato che potrebbe essere in suo possesso".

Gli avvocati di Donald Trump hanno chiesto uno “special master”, cioè un giudice terzo, non dipendente dal dipartimento Giustizia, per garantire la restituzione dei documentati sequestrati l’8 agosto dall'Fbi nel resort dell’ex presidente degli Stati Uniti, in Florida. Trump vuole anche che sia questo giudice “speciale", sia esso un avvocato o un giudice in pensione, a valutare il valore dei documenti. L’ex presidente ritiene che siano stati violati i suoi diritti costituzionali e che gli agenti avrebbero portato via materiale appartenente a lui in qualità di ex presidente. Per questo Trump ha chiesto che venga compilato un elenco preciso di tutti i documenti e elementi vari portati via dalla residenza di Mar-a-Lago.