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Esteri
Ucraina, ok dal Senato a nuove armi. Mosca testa Poseidon, missile supersonico

Guerra in Ucraina, ok dal Senato al decreto sulla proroga dell'invio delle armi

L'Aula del Senato ha approvato con 125 Sì la conversione in legge del decreto 2 dicembre 2022, n. 185 sulle disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell'Ucraina. I No sono stati 28, 2 gli astenuti. Contrari il Movimento 5 Stelle e i senatori dell'Alleanza Verdi Sinistra. Il testo passa alla Camera per il via libera definitivo. 

Guerra in Ucraina, "testato il supersiluro russo Poseidon"

Proprio oggi, un sottomarino nucleare russo, il Belgorod, ha ultimato una serie di test del supersiluro Poseidon, secondo quanto afferma una fonte vicina al ministero della Difesa citata dall'agenzia Tass. "Prove di lancio del supersiluro Poseidon sono state effettuate per valutare le performance del sottomarino a varie profondità", ha precisato la fonte. La Tass sottolinea di non avere informazioni ufficiali a conferma di questo. Lo scorso maggio il conduttore della tv russa Rossija1 Dmitry Kiselyov aveva illustrato agli spettatori le potenzialità del Poseidon, affermando che esso è in grado di "innescare uno tsunami radioattivo di 500 metri che potrebbe spazzare via il Regno Unito". 

Guerra in Ucraina, Mosca: Gerasimov è il nuovo comandante delle forze armate

Intanto, al CremlinoPutin ha deciso di sostituire il comandante delle forze militari che combattono in Ucraina dal febbraio 2022 con Valeri Gerasimov, attuale capo dello Stato Maggiore dell'esercito russo. Gerasimov, 67 anni, subentra al generale Serghei Surovikin, che a novembre aveva raccomandato il ritiro della Russia dalla regione settentrionale Ucraina di Kherson, considerata la peggiore battuta d'arresto subita dalle truppe russe nel conflitto. 

Guerra in Ucraina, incontro Kiev-Mosca ad Ankara su questioni umanitarie 

Il capo delegazione ucraino Dmytro Lubinets ha confermato che c'e' stato un primo incontro tra delegati di Russia e Ucraina nella capitale turca Ankara oggi. Il trilaterale, cui ha preso parte anche una delegazione turca, ha avuto al centro " un ampio raggio di questioni umanitarie e problemi legati al rispetto dei diritti umani e dell'assistenza ai cittadini dei due Paesi", ha detto Lubinets su Facebook. Conferma dalla capo delegazione russa Tatiana Moskalkova, che ha confermato che al centro del dialogo ci sono stati "aiuti umanitari da fornire ai cittadini di entrambi i Paesi". L'incontro, uno dei pochissimi tra rappresentanti dei due Paesi dall'inizio del conflitto, il 24 febbraio 2022, era stato annunciato a sorpresa ieri sera dalla capo delegazione turca Seref Malkoc che ha in realta' parlato di una due giorni di incontri. Non e' quindi escluso che le parti tornino a sedersi al tavolo domani. Dopo aver mediato per la costituzione di un corridoio per il passaggio del grano e per uno scambio di prigionieri tra i due Paesi in guerra, stavolta la Turchia ci prova e mette al centro problemi di carattere umanitario, tra cui un possibile secondo scambio di prigionieri e la costituzione di un corridoio umanitario. "Nel trilaterale cercheremo di stabilire una road map che riguardi diritti umani, diritti dei minori e lo scambio di feriti e prigionieri", ha detto Malkoc.

Guerra in Ucraina, Presidenza Ue: vittoria Ucraina questione "esistenziale"

La vittoria dell'Ucraina nella guerra voluta dalla Russia è una questione "esistenziale" non solo per la Svezia e i Paesi del Nord Europa, ma per tutta l'Ue. Lo ha detto oggi il premer svedese Ulf Kristersson aprendo la conferenza stampa organizzata in occasione dell'avvio della presidenza di turno dell'Ue che vedrà il governo di Stoccolma alla guida dell'Unione fino alla fine del prossimo giugno. "Sarà una lunga guerra e noi saremo al fianco di Kiev per tutto il tempo necessario", ha poi aggiunto il ministro degli esteri svedese Tobias Billstroem.

Guerra in Ucraina, Cremlino: non c'è prospettiva di colloqui di pace con Kiev 

Non ci saranno colloqui di pace con Kiev finché il dialogo con la Russia rimarrà vietato dalla legge ucraina: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Commentando una dichiarazione del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, secondo cui la Russia è disposta a tenere colloqui con l'ucraina, Peskov ha detto che "in una situazione in cui la legge ucraina vieta al presidente ucraino di contattarci o di impegnarsi in qualche modo con noi e l'Occidente è ovviamente riluttante a concedere a Kiev una certa flessibilità, non è possibile discutere di qualsiasi prospettiva (di dialogo) a questo punto". Lo riporta la Tass. 

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