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Russia, a Pokrovsk i soldati ucraini iniziano ad arrendersi? Annuncio di Mosca, smentita di Kiev - Pentagono dà l'ok per i missili Tomahawk a Zelensky, ma...
Nei giorni scorsi Trump ha detto che preferirebbe non dare i missili a Kiev perché "non vogliamo dare via cose di cui abbiamo bisogno per proteggere il nostro Paese"

Ucraina: Kiev smentisce resa Pokrovsk, continuiamo a resistere
Il capo dell'esercito ucraino, Oleksandr Syrskyi, ha smentito la notizia di una resa dei soldati di Kiev a Pokrovsk, dove invece le sue truppe stanno ancora resistendo. La cattura di Pokrovsk rappresenterebbe la più importante conquista territoriale russa in Ucraina dai tempi di Avdiivka, avvenuta all'inizio del 2024, dopo una delle battaglie più sanguinose della guerra. La Russia sta cercando di catturare Pokrovsk, soprannominata "la porta del Donetsk", dalla metà del 2024, nell'ambito della sua campagna per il controllo dell'intera regione. La città, che prima della guerra ospitava 70.000 persone, è stata quasi completamente distrutta e spopolata. Il ministero della Difesa russo oggi ha annunciato che le truppe ucraine stanno iniziando a deporre le armi all'interno di Pokrovsk. "Teniamo ancora Pokrovsk", ha dichiarato su Facebook Syrskyi, "è in corso un'operazione completa per distruggere e allontanare le forze nemiche"
Russia, a Pokrovsk soldati ucraini iniziano ad arrendersi
I soldati ucraini circondati a dalle forze russe a Pokrovsk hanno iniziato ad arrendersi, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa russo. "Mi sono reso conto che il comandante ci aveva abbandonato molto tempo fa. Io e il mio compagno abbiamo cercato di organizzare una difesa in una casa privata. Ma poi abbiamo deciso che era meglio arrendersi. Perché non aveva senso resistere. Il comandante ci aveva traditi. Non aveva alcun senso", ha detto il soldato ucraino Vyacheslav Krevenko, catturato nei pressi di Pokrovsk dalle Forze armate russe, secondo quanto riporta Ria Novosti.
Ucraina: forze Kiev colpiscono oleodotto militare russo
Le forze ucraine hanno colpito e messo fuori uso l'oleodotto Ring che forniva all'esercito russo il carburante per le operazioni militari. Lo riferisce Ukrinform citando fonti della direzione dell'intelligence. L'infrastruttura militare critica si trova nel distretto di Ramensky, nella regione di Mosca. A nulla sono valse le misure anti-drone adottate dalla Russia: tutti e tre i condotti utilizzati per trasportare benzina, diesel e carburante per l'aviazione sono esplosi con successo e simultaneamente. L'oleodotto principale è lungo 400 chilometri e trasporta, o trasportava, dalle raffinerie di petrolio di Ryazan, Nizhny Novgorod e Mosca fino a 3 milioni di tonnellate di carburante per l'aviazione, circa 2,8 milioni di tonnellate di gasolio e fino a 1,6 milioni di tonnellate di benzina.
Ucraina, Tomahawk per Kiev? Pentagono dice sì, ma la decisione finale spetta a Trump
Via libera del Pentagono all'invio di missili a lungo raggio Tomahawk all'Ucraina dopo aver valutato che questo non avrebbe un impatto negativo sugli arsenali Usa. Lo rivela la Cnn citando tre fonti americane e europee informate che sottolineano comunque che il Pentagono lascia la decisione politica finale a Donald Trump.
Durante l'incontro con Volodymyr Zelensky le scorse settimane alla Casa Bianca, Trump ha detto che preferirebbe non dare i missili a Kiev perché "non vogliamo dare via cose di cui abbiamo bisogno per proteggere il nostro Paese". Secondo quanto rivela l'emittente americana, gli Stati Maggiori Riuniti americani avevano informato la Casa Bianca prima dell'incontro con Zelensky della propria valutazione riguardo all'assenza di un impatto sulla sicurezza degli arsenali Usa.
Nessuna esenzione per il primo ministro ungherese, Viktor Orban. Ad affermarlo è il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One. "Ha chiesto un'esenzione. Non gliel'abbiamo concessa. È un mio amico", sottolinea Trump.
In precedenza Orban aveva dichiarato che avrebbe cercato di convincere Trump a concedere all'Ungheria un'esenzione dalle nuove sanzioni di Washington sul petrolio russo quando si incontreranno la prossima settimana
Zelensky: 170mila soldati russi assediano Pokrovsk
Intanto, sul fronte della cronaca, circa 170mila soldati russi sono schierati nel settore di Pokrovsk, nell'Oblast' orientale di Donetsk, con l'obiettivo di conquistare la città semi-circondata. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa. "Tutte le loro forze sono lì", ha detto Zelensky ai giornalisti, come riportato dall'agenzia di stampa ucraina Ukrinform.
"Ci sono russi a Pokrovsk. I nostri li stanno distruggendo poco a poco, perché dobbiamo anche proteggere il nostro personale", ha aggiunto Zelensky facendo ipotizzare un possibile ritiro nel prossimo futuro. Attualmente, secondo il gruppo ucraino di monitoraggio open source dei campi di battaglia DeepState, esiste poco più di 10 chilometri di spazio libero per le truppe ucraine per far entrare truppe e rifornimenti a Pokrovsk.
Mosca: in 3 ore abbattuti 38 droni di Kiev sulle regioni russe
I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto e intercettato 38 droni ucraini in tre ore. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, precisando che "tra le 20 e le 23 ora di Mosca, i sistemi di allerta della difesa aerea hanno intercettato e distrutto 38 droni ucraini ad ala fissa: 34 droni sopra la regione di Belgorod e due droni ciascuno sopra la regione di Voronezh e la Repubblica di Crimea".
