Ucraina, perdita di fiducia nell'Ue e allarme "confisca": ecco perchè usare gli asset russi potrebbe diventare molto rischioso - Affaritaliani.it

Esteri

Ultimo aggiornamento: 10:01

Ucraina, perdita di fiducia nell'Ue e allarme "confisca": ecco perchè usare gli asset russi potrebbe diventare molto rischioso

La società di credito belga che "conserva" quei 185 miliardi: "Manovra illegale, c'è l'immunità sovrana"

di Marco Santoni

Ucraina, tutti i rischi sull'uso degli asset russi. Gli esperti: "Nessuno farà più un prestito a un Paese dell'Ue a tassi vantaggiosi"

L'Europa in questi giorni dovrà prendere una decisione molto importante, i 27 Paesi dell'Ue dovranno decidere se utilizzare o meno i 185 miliardi di asset russi per armare l'Ucraina contro il nemico. Da questa mossa potrebbe dipendere il futuro dell'Unione europea. A mettere in guardia Bruxelles sulle conseguenze è una delle società leader mondiali di transazioni e custodia dei titoli di una parte enorme dei mercati finanziari europei: Euroclear. Ogni tre mesi questo gruppo permette lo svolgimento di operazioni per centomila miliardi di euro (pari al prodotto lordo del mondo) e ha 42 mila miliardi di euro in custodia. Ora, con una partita aperta in più: gestisce 185 miliardi delle riserve russe congelate, che occupano un team di duecento esperti legali e di mercato.

Leggi anche: Ucraina, scandalo corruzione e guerra (quasi) persa. Verso nuove elezioni: Zelensky avrebbe solo l'11% dei consensi

"Ci sembra che il modo in cui è strutturato oggi il prestito di riparazione sia estremamente complesso e innovativo da un punto di vista legale. Quindi, che comporti molti rischi per Euroclear e i mercati europei dei capitali. Le conseguenze per l’Europa, ci pare, - spiega l'ad Valerie Urbain a Il Corriere della Sera - sarebbero negative. Abbiamo sempre detto che si applica il diritto internazionale e che si deve rispettare l’immunità sovrana. Il rispetto dello Stato di diritto va mantenuto. Tutto ciò che appare come confisca dei beni va contro l’immunità sovrana. E qui, con l’attuale proposta, gli investitori internazionali potrebbero percepire il prestito di riparazione come una confisca. Ciò può minare la fiducia nell’Europa e far salire i costi di finanziamento di tutti gli Stati dell’Unione".

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI ESTERI