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Esteri
Usa, Joe Biden (in video) unico bianco ai funerali di George Floyd
(fonte Lapresse)

L’omicidio di George Floyd ha provocato uno tsunami di manifestazioni pacifiche unite a violenze e saccheggi senza fine. Nello tsunami tutti hanno visto un mix di americani, bianchi, afro e ispanici uniti (quelli pacifici) da un comune e giusto sentimento di antirazzismo.

Ecco perchè i funerali di ieri di George Floyd, ad un osservatore esterno, sono apparsi abbastanza insoliti per la totale assenza, nella Chiesa e nel corteo seguente, di una anche minima rappresentanza di popolazione bianca. Bianchi che invece avevano manifestato contro la polizia nelle città, avevano disobbedito al coprifuoco ed erano pure stati arrestati. Sarà mica possibile pensare che in questa America che urla al mondo la sua voglia di eguaglianza  l’unico bianco presente sia stato Joe Biden, peraltro in video?. Un Biden che ha mandato un messaggio abbastanza ovvio per uno che è stato vicepresidente nell’epoca di Obama ‘e’ giunta l’ora della giustizia razziale’. E prima?

Un messaggio che sa tanto, forse troppo, di campagna politica. Ma meglio questo che niente come ha fatto il suo avversario.  

‘Respira e vota’ è stato invece il leit motiv che al funerale di George Floyd è risuonato uniforme. E questo per chiedere giustizia per la brutale detenzione e omicidio dell’afromericano da parte della polizia di Minneapolis. Un campanello d'allarme per Trump?

Tre settimane dopo il drammatico evento in Minnesota si è celebrato a Houston in Texas il funerale per la morte dell’uomo che ha provocato proteste in America e in molti altri Paesi al mondo. 

Il corpo di Floyd era arrivato nella Chiesa di ’The Fountain of Praise’ dove centinaia di persone hanno fatto la fila per onorare George. Moltissimi indossavano t-shirt con l’immagine di Floyd e la scritta ’non posso respirare’. Floyd, di 46 anni, si era contagiato di Covid 19, aveva perso il lavoro proprio a causa della pandemia ed è stato soffocato in un drammatico arresto dal poliziotto bianco Derek Chauvin. Era nato in Carolina del Nord , aveva passato larga parte della vita a Houston e da due anni si era trasferito a Minneapolis.

Sarà sepolto vicino alla madre, a  Houston, dove risiede la famiglia. 

Le disgrazia e le successive proteste hanno ulteriormente abbassato il consenso verso il Presidente Trump. Molti sondaggi infatti indicano un distacco di quasi 15 punti fra i due avversari a favore di Joe Biden. Ma forse la realtà non è proprio tutta così e le elezioni sono ancora lontane.

Comunque il 77enne democratico , sorpreso da questo vantaggio insperato, ha dovuto rompere il suo splendido isolamento nella casa di famiglia. Un isolamento obbligato dallo ’ stay at home’, un isolamento fatto di discorsi e interviste preregistrate. Troppo ghiotta adesso l’opportunità di attaccare la deriva autoritaria del Presidente e mostrare invece l’intenzione di voler unire l’America e non di volerla dividere. come invece sta facendo il tycoon.  Un modello di leadership, quello di Biden, più rassicurante rispetto al pugno di ferro trumpiano.

E non a caso Biden ha visitato per primo la famiglia di Floyd senza poter partecipare direttamente al funerale per motivi di sicurezza ma lasciando un video in cui a gran voce diceva che ‘ è giunto il momento della giustizia razziale’.  Da parte repubblicana solo Mike Pence, il vicepresidente ha incontrato i familiari della vittima. Trump invece ha nominato Floyd nell’occasione del recupero dei posti di lavoro avvenuto a maggio sostenendo che ‘questi dati erano il miglior modo di onorare George Floyd’, un appunto difficilmente digeribile dalle migliaia di protestanti e soprattutto futuri votanti.

Insomma un caso drammatico quello di Floyd che ha aperto un nuovo fronte, quello democratico, che vorrebbe ridimensionare il corpo della polizia. Le proteste nelle strade sono quasi finite ma la battaglia politica è appena iniziata.  

 

 

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