Venezuela all’Onu: “Temiamo un attacco armato da parte degli Stati Uniti molto presto” - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 10:20

Venezuela all’Onu: “Temiamo un attacco armato da parte degli Stati Uniti molto presto”

L’ambasciatore Moncada denuncia l’escalation militare negli Caraibi e invita il Consiglio di Sicurezza a intervenire. Solo Russia e Cina sostengono Caracas

di Arianna Conti

Venezuela all’Onu, temiamo attacco armato Usa “molto presto”

L'ambasciatore di Caracas all'Onu, Samuel Moncada, ha espresso il timore di un imminente attacco armato degli Stati Uniti, che accusano il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, di collaborare con narcotrafficanti che inviano stupefacenti negli Usa. "Riteniamo che questo sia il momento giusto affinché questo Consiglio di Sicurezza adempia al suo mandato ed eviti una catastrofe che potrebbe sconvolgere l'intera regione per generazioni", ha dichiarato l'ambasciatore venezuelano, "le azioni guerrafondaie e la retorica del governo statunitense indicano che ci troviamo di fronte a una situazione in cui è razionale pensare che un attacco armato contro il Venezuela verrà portato a termine molto presto".

Il Venezuela ha chiesto alla riunione del Consiglio di denunciare "l'escalation di aggressione" dovuta al dispiegamento militare statunitense nei Caraibi. "Siamo qui per impedire la commissione di un crimine internazionale", ha insistito Moncada, che ha chiesto al Consiglio di Sicurezza, dove gli Stati Uniti hanno potere di veto, di adottare le "misure necessarie". Il diplomatico sudamericano ha però ricevuto il sostegno solo da alcuni membri del Consiglio, guidati dai suoi alleati Russia e Cina.

L'ambasciatore di Caracas all'Onu, Samuel Moncada, ha espresso il timore di un imminente attacco armato degli Stati Uniti, che accusano il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, di collaborare con narcotrafficanti che inviano stupefacenti negli Usa. "Riteniamo che questo sia il momento giusto affinché questo Consiglio di Sicurezza adempia al suo mandato ed eviti una catastrofe che potrebbe sconvolgere l'intera regione per generazioni", ha dichiarato l'ambasciatore venezuelano, "le azioni guerrafondaie e la retorica del governo statunitense indicano che ci troviamo di fronte a una situazione in cui è razionale pensare che un attacco armato contro il Venezuela verrà portato a termine molto presto". Il Venezuela ha chiesto alla riunione del Consiglio di denunciare "l'escalation di aggressione" dovuta al dispiegamento militare statunitense nei Caraibi. "Siamo qui per impedire la commissione di un crimine internazionale", ha insistito Moncada, che ha chiesto al Consiglio di Sicurezza, dove gli Stati Uniti hanno potere di veto, di adottare le "misure necessarie". Il diplomatico sudamericano ha però ricevuto il sostegno solo da alcuni membri del Consiglio, guidati dai suoi alleati Russia e Cina.

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