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A Fiera Milano Next Mobility Exhibition: mobilità green e inclusiva
A Fiera Milano Next Mobility Exhibition

A Fiera Milano Next Mobility Exhibition: mobilità green e inclusiva

Si è aperta oggi NME, Next Mobility Exhibition, la manifestazione di Fiera Milano dedicata alla mobilità sostenibile delle persone che proseguirà fino al 14 ottobre. Il convegno inaugurale è stata un’occasione per presentare il nuovo studio del Politecnico di Milano Driver per una mobilità sostenibile e innovativa, che ha posto l’accento sulle opportunità che gli investimenti in nuovi mezzi e nella digitalizzazione – dai nuovi autobus ai veicoli a guida autonoma – porteranno al Trasporto Pubblico Locale.L’obiettivo sfidante del Pnrr che è stato fatto proprio dagli operatori del settore è quello di ottenere il trasferimento del 10% degli spostamenti in auto verso sistemi di Trasporto Pubblico Locale urbano o extraurbano entro il 2026.

Un nuovo senso civico per privilegiare l'uso del trasporto pubblico

In particolare, si è osservato come questa modalità di trasporto abbia oggi concrete possibilità di svilupparsi nelle grandi città come nei piccoli centri. Se da un lato crescono, infatti, gli investimenti pubblici in mezzi di ultima generazione, elettrici, a idrogeno o a gas, dall’altra si punta ad evolvere un nuovo senso civico, che spinga gli utenti a privilegiare il trasporto pubblico e a limitare l’uso dell’auto privata.

Le città sono certamente le realtà maggiormente interessate dal fenomeno. Basti pensare che a Milano il trasporto pubblico copre il 48%, una quota superiore a quelle di Berlino e Madrid, inferiore solo a Londra e Parigi. In Italia, però, si viaggia ancora su bus obsoleti: l’età media dei mezzi urbani è di circa 10 anni, quella dei mezzi extraurbani è di circa 12 anni. Si stimano circa 3000 unità euro II da sostituire entro il 1 gennaio 2023 e circa 8500 euro III da sostituire entro il 1 gennaio 2024.

Dal Pnrr 11 miliardi di euro per il trasporto urbano

Le risorse non mancano: il Pnrr prevede investimenti di oltre 11 miliardi di euro solo per quanto riguarda il trasporto urbano e finalmente, grazie al PSNMS (Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile), c’è una programmazione certa degli investimenti, che permette di dare maggiore sicurezza al mercato. Un segnale concreto è il ritorno alla produzione in Italia di grandi brand, che genera indotto e nuovi posti di lavoro.

Le opportunità di un cambio di passo sono molte e non riguardano solo la decarbonizzazione. I mezzi nuovi sono infatti connessi a livello digitale e permettono uno scambio continuo di informazioni che migliora il servizio, consente un costante monitoraggio dell’esercizio evitando i ritardi e l’affollamento a bordo o in fermata e informa l’utente finale sui tempi di attesa o con comunicazioni personalizzate. È ciò che in sintesi viene chiamato MaaS (Mobility as a Service), un approccio che si sta delineando anche in Italia e che permetterà di rendere più efficiente e inclusivo il Trasporto Pubblico Locale.

Next Mobility Exhibition: gli incontri di giovedì 13 ottobre

Domani, giovedì 13 ottobre, numerosi incontri faranno il punto sul settore. Tra gli appuntamenti: ANFIA propone un momento di confronto finalizzato a individuare le spinte e le risposte per riattivare la filiera e potenziare il comparto produttivo degli autobus in Italia. L’obiettivo è mostrare cosa sta facendo l’industria italiana e cosa ancora serve al Sistema Paese per una realistica transizione energetica della mobilità pubblica. E-buses, the best practices.

Charging strategies, planning, operations, un grande convegno internazionale, metterà invece a confronto le più grandi aziende europee di trasporto che hanno pianificato e messo in servizio grandi flotte elettriche: Transport For London, Keolis, Arriva Group (Deutsche Bahn), e, per l’Italia, Atm e Atac Roma. A rimarcare il timbro internazionale, la presenza di UITP, l'organizzazione mondiale del trasporto pubblico. Il convegno parte da uno scenario europeo dove le immatricolazioni di autobus elettrici sono aumentate del 48% nel 2021 rispetto al 2020. 3.282 e-bus sono stati consegnati lo scorso anno, portando a oltre 8.500 i veicoli registrati nel continente dal 2012. Un mercato in forte aumento che determina una nuova pianificazione dei servizi e la realizzazione di infrastrutture di ricarica. Sfide che il convegno affronterà con i protagonisti del settore.

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