Fiera Milano
Artigiano in Fiera, la 30edizione edizione trasforma Milano nel più grande mercato del mondo
Da 90 Paesi, 2.800 espositori e culture senza confini: al via a Fiera Milano Rho la kermesse internazionale dedicata al saper fare, all’identità dei territori e alla dignità del lavoro

Artigiano in Fiera, la 30edizione edizione trasforma Milano nel più grande mercato del mondo
È stato inaugurato oggi a Milano il più grande mercato artigiano del mondo: Artigiano in Fiera celebra la sua trentesima edizione con un crocevia di culture, tradizioni e prodotti unici, ospitati nei nove padiglioni di Fiera Milano Rho. Una manifestazione senza barriere, che accoglie 2.800 espositori provenienti da 90 Paesi dei cinque continenti e che già nelle prime ore ha richiamato migliaia di visitatori.
“Qui c’è tutto il mondo di culture e fedi diverse, con un grande rispetto l’uno dell’altro – ha detto Antonio Intiglietta, presidente di Ge.Fi. – Perché quando la gente mette al centro l’umanità nulla divide, perché l’umanità ha un cuore unico, un desiderio unico, di pace, di pacificazione e di valorizzazione dell’altro”.
Un viaggio tra i continenti: ceramiche, pietre, tessuti, sapori
Per nove giorni, fino al 14 dicembre, i visitatori potranno scoprire e toccare con mano – e assaggiare grazie ai 30 ristoranti presenti – il meglio dell’artigianato globale. Dall’Africa arrivano le ceramiche della Cabilia algerina, i manufatti tunisini, i prodotti naturali dal Marocco e le creazioni delle cinque aziende etiopi al debutto. Dal Nepal giungono le campane tibetane, mentre la Giordania partecipa con il Micro Fund for Women Company, che sostiene il lavoro delle artigiane di Amman.
L’Italia è presente con tutte le regioni e numerosi consorzi: torna dopo vent’anni anche quello di Agrigento. La Calabria occupa quasi un intero padiglione, mentre lo spazio Lombardia, come ricordato dal governatore Attilio Fontana, rende omaggio allo spirito dei Giochi olimpici invernali con l’esposizione di alcune torce. La Sicilia, con ceramiche di Caltagirone, lavorazioni in pietra lavica e specialità dolciarie, è stata scelta per il taglio del nastro inaugurale.
Fontana: “Celebriamo la dignità del lavoro”
“È bello riscontrare che oggi, con l’inaugurazione della trentesima edizione, celebriamo le persone, celebriamo la dignità del lavoro, il talento, il saper fare bene. Questa è una delle cose più importanti”, ha affermato Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, durante la cerimonia di apertura. “La Lombardia è una regione all’avanguardia, riesce a declinare creatività e dedizione al lavoro. I nostri artigiani creano prodotti innovativi grazie alla loro manualità e alle tecnologie moderne”, ha aggiunto. Fontana ha poi ricordato l’impegno regionale sul fronte della competitività: “La Regione è sempre vicina a questo mondo. Abbiamo proposto programmi per l’efficientamento energetico, la digitalizzazione e il miglioramento della qualità produttiva. L’artigianato è una spina dorsale dell’economia e va tutelato”.
Bozzetti: “Qui le mani parlano e costruiscono ponti di pace”
Un forte richiamo al valore identitario dell’artigianato arriva anche da Giovanni Bozzetti, presidente di Fondazione Fiera Milano: “Le fiere sono da sempre una vetrina del Made in Italy, ma questo vale ancora di più per l’artigianato. Difendere l’artigianato significa difendere il Made in Italy. Qui troviamo la rappresentazione del saper fare italiano, ma c’è ancora qualcosa in più: la possibilità di vedere da vicino la creatività, la manualità e la capacità delle nostre mani di trasformare la materia in bellezza e identità. In questo luogo le mani parlano: raccontano storie di tradizione, eleganza e maestria. E non si tratta solo di Made in Italy: la presenza di artigiani da tutto il mondo è un arricchimento reciproco e un’occasione per costruire ponti di pace tra culture diverse. Per questo ringraziamo Artigiano in Fiera: perché tutela e valorizza il nostro artigianato e, allo stesso tempo, favorisce dialogo, incontro e pace”.
Il tema 2025: la persona al centro
Il filo conduttore della 30esima edizione è la persona, intesa sia come artigiano – custode di storie e identità irripetibili – sia come visitatore, accolto in un allestimento pensato per stimolare curiosità, conoscenza e relazione. A completare il quadro, un’area dedicata al “vivere bene”, con 502 imprese che presentano prodotti biologici, di montagna, free-from e ad alto valore etico, umano e ambientale. Di queste, 329 arrivano dall’Italia, 51 dall’Europa e 122 dal resto del mondo.

