Fiera Milano
Coronavirus, l'ospedale in Fiera Milano in numeri

Coronavirus, inaugurato l'ospedale in Fiera Milano: al termine di aprile potrà ospitare sino a 205 posti letto
Coronavirus, l'ospedale in Fiera Milano in numeri
Un totale di 205 posti letto su 24mila metri quadri suddivisi su due livelli, con 400 metri quadri per la diagnostica, 216 medici anestesisti e rianimatori impegnati, 510 infermieri ed altre 180 figure a supporto: questa la dimensione definitiva che avrà l'ospedale inaugurato oggi all’interno dei padiglioni 1 e 2 del Portello a Fieramilanocity per contrastare l'emergenza Coronavirus. Il cantiere ha visto coinvolte 104 aziende con 800 tra progettisti e maestranze. Ed ha potuto contare, al 29 marzo, su 21,153 milioni di euro raccolti grazie alla generosità di 1560 donatori. Altre 180 offerte sono servite per l'acquisto di attrezzature, materiali e prestazioni. Le dimensioni finali si raggiungeranno tuttavia solo al termine della fase 3, prevista per il 30 aprile. Attualmente è conclusa la fase 1, che già permette una piena operatività per 53 posti letto su quasi 8mila metri quadri, la presenza di 56 medici anestisti e rianimatori e 130 infermieri.
La struttura è stata realizzata, di fatto, in dieci giorni. Sono stati fin qui realizzati i primi quattro moduli (ciascuno composto da due unità di degenza e una unità di servizi sanitari), stanze vere e proprie nel padiglione 2 realizzate da Aria SpA.
Il mio primo pensiero – ha commentato il Presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali - non può che andare alle centinaia di lavoratori che in 10 giorni hanno reso possibile la realizzazione della struttura donata al Policlinico, un’opera fortemente voluta dalla Regione Lombardia e supportata dalla Fondazione sin dall’inizio, che si è fatta interprete, per affrontare l’emergenza Covid, dei valori che definiscono il territorio lombardo: quelli della solidarietà, della concretezza e dello spirito imprenditoriale. Nello stesso tempo, in questa occasione ritengo doveroso ringraziare quanti, aziende e privati cittadini, hanno contribuito alla sostenibilità del progetto dal punto di vista finanziario.Ringrazio ILSPA e Aria che insieme a Fondazione Fiera hanno lavorato in stretta sinergia per il completamento dell’opera.”
“Ringrazio il dottor Bertolaso – ha aggiunto il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana - che ha messo a disposizione la propria capacita' ed ha anche accettato di correre qualche rischio. Lo ringrazio perche' non ha esitato nemmeno un minuto quando abbiamo richiesto il suo contributo. Mi unisco poi ai ringraziamenti verso i benefattori che ci hanno dato la possibilita' di realizzare questo ospedale a fieramilanocity, nelle strutture di Fondazione Fiera Milano. Questa e' la storia dei milanesi e dei lombardi: operosi, operativi, coraggiosi, che non si fermano davanti alle difficolta, creativi, proattivi e generosi. Questa e' la rappresentazione della storia di questa regione".
“Il Presidente Fontana mi ha coinvolto in questo progetto, - scrive Guido Bertolaso nel suo saluto letto da Gerardo Solaro del Borgo, Presidente CISOM – e ho immediatamente accolto l'invito cercando di supportare con il mio team la programmazione e l'organizzazione del progetto. In questo mi sono coordinato con le strutture regionali e con la Fondazione Fiera trovando a tutti livelli competenza e capacità realizzative straordinarie che hanno consentito in tempi inconsueti e insperati la realizzazione di un complesso di alta intensità assistenziale così importante, come è a tutti noto, per l'attuale situazione epidemiologica del Paese. La scelta del governatore ha assunto un carattere esemplare, non solo per l'Italia, che potrà essere replicata a breve in altre regioni, ma anche in ambiti internazionali. Grazie alla Regione, alla Fondazione Fiera e al mio team abbiamo realizzato un'opera di cui andare fieri".
"Come Policlinico di Milano, siamo fieri e orgogliosi di essere stati scelti da Regione Lombardia per coordinare questa struttura che non ha eguali né precedenti - dichiara Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milan -Metteremo a disposizione di tutti la nostra esperienza di ricerca, di assistenza e di cura, e tutto quello che abbiamo costruito in queste settimane di duro e intenso lavoro di riorganizzazione. Abbiamo raccolto la sfida con grande entusiasmo. Nei casi più gravi dovuti a Covid-19 il ricovero in Terapia Intensiva è l'unico strumento di cui disponiamo per dare al paziente il tempo necessario per consentire al suo sistema immunitario di sconfiggere il virus. Possiamo in pratica 'mettere a riposo' i loro polmoni e concretizzare un'opportunità e una speranza per tante persone che altrimenti potrebbero non farcela. E questa cosa non ha prezzo".