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BRT Corriere punta sui furgoni low emissions: al via nei centri storici

BRT Corriere Espresso punta sui furgoni low emissions

La pandemia ha contribuito a generare un cambio di passo fondamentale per il settore delle spedizioni. Le consegne a domicilio sono diventate, nel giro di un anno, un elemento essenziale nella rotuine quotidiana di moltissime persone. Per il gruppo di matrice francese Dpd, tra i principali network dei servizi di corriere espresso in Europa, la crescita è stata esponenziale, con mezzo miliardo di pacchi in più consegnati da Dpdgroup nel 2020 rispetto al 2019, secondo quanto riporta il Sole 24 Ore. Il gruppo mira così a raddoppiare il fatturato entro il 2025, raggiungendo quota 21 miliardi, contro gli 11 miliardi attuali. E in questo processo di crescita, il Corriere Espresso Brt (ex Bartolini) avrà un ruolo di primo piano sulla scena italiana, aggiunge il Sole 24 Ore. 

BRT Corriere Espresso e il progetto sostenibile  

Un processo pensato secondo criteri sostenibili, articolati in tre macro aree. La prima, fa sapere il Sole 24 Ore, riguarda la la logistica urbana, ovvero la consegna delle merci in ambito cittadino. Lo scopo è servire il centro storico di tre città italiane completamente, con una copertura del 100%,  con mezzi a basse emissioni, o elettrici o a metano. Bologna entro settembre 2021, Roma e Milano entro il 2025. Per la seconda area, spiega la società al Sole 24 Ore, "puntiamo a una rete di filiali cittadine servite da mezzi a basse emissioni e a una rete di negozi di prossimità che permettono di ridurre i chilometri percorsi dai nostri autisti e quindi la CO2 emessa”. La terza area, riporta il Sole 24 Ore, riguarda l’ambiente: “Con il progetto Respire– aggiunge il corriere espresso bolognese– andremo a misurare le emissioni, per poi ridurle e compensare la differenza (offset). Con il progetto Breathe vogliamo invece monitorare la qualità dell’aria con strumenti montati sui nostri mezzi”. Una strategia fatta propria anche dalla capogruppo Dpd. Spiegano fonti francesi: “La sostenibilità è il fondamento dell’identità di Dpdgroup sarà perseguita insieme a un’ambiziosa strategia green legata all’impegno ambientale, per ridurre del 30% le emissioni di CO2 per spedizione entro il 2025 (rispetto al 2013).” 

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