La pandemia e i diversi lockdown connessi, secondo la società indipendente di ricerca energetica e business intelligence Rystad Energy, hanno causato una notevole riduzione del consumo di carburante per le strade di tutta Europa nelle ultime settimane. Tuttavia, secondo il report, la domanda complessiva di petrolio non è così bassa a causa del freddo. Secondo le stime e gli analisti di Bloomberg, fa sapere Energia Oltre, la domanda di carburante per il traffico stradale e per i trasporti nella maggior parte dell’Europa all’inizio del 2021 è probabilmente al livello più debole dalla fine dei primi lockdown dello scorso anno.
Coronavirus, la situazione in Europa
Nel Regno Unito la situazione legata alla pandemia è ancora molto critica. Il governo ha dichiarato uno stop nazionale fino alla metà di febbraio, per allentare la diffusione dei contagi. Le persone sono autorizzate a uscire solo per svolgere compiti essenziali come shopping, lavoro e attività fisica. Anche la Germania si trova in uno stato di blocco almeno fino alla fine del mese.
Mentre in Francia, Spagna e Italia la situazione di lockdown è leggermente più mobile e diversificata. Ma nonostante ciò, fa sapere Energia Oltre, la mobilità è ai minimi da giugno. I dati Bloomberg mostrano come nella scorsa settimana la riduzione di movimento si è attestata intorno a un calo del 37%, rispetto ai livelli pre pandemia.
Coronavirus, la domanda di petrolio regge grazie al freddo
Il consumo di carburante quindi, secondo quanto registrano le stime di Rystad Energy, è notevolmente dimunito a causa dei blocchi degli ultimi mesi. Tuttavia, la domanda complessiva, fa sapere Energia oltre, sembra reggere graize al freddo delle ultime settimane. Clima più rigido comporta a un aumento dell'uso di prodotti petroliferi legati al riscaldamento.
L'indebolimento della domanda di petrolio resta comunque una piega aperta. Secondo gli analisti è molto improbabile che il consumo riprenda materialmente nei prossimi due o tre mesi. Nella relazione mensile OPec sul mercato del petrolio di gennaio, fa sapere Energia Oltre, le restrizioni e i blocchi hanno influenzato negativamente la domanda europea di carburanti per i trasporti alla fine del 2020 e continueranno a pesare sui consumi nel primo trimestre del 2021, con “un significativo negativo impatto”.
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