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Sos alberi, come tutelarli e salvarli. Torna il premio ‘Non sprecare’

Più alberi, più comunità. Più alberi, più consapevolezza. Più alberi, più benessere. E dunque una migliore convivenza e una maggiore responsabilità verso il bene comune, la casa di tutti. Mentre sulla spinta della comunità Laudato Sì, sorta dopo la scrittura dell'enciclica di papa Francesco dedicata ai temi della sostenibilità, è partita la campagna «Un albero per ogni italiano», sono proprio gli alberi al centro della decima edizione del Premio Non sprecare. Il progetto nato per iniziativa di Antonio Galdo, fondatore e direttore del sito  con il supporto scientifico e organizzativo della Luiss Guido Carli.

Il Premio Non sprecare, le cui iscrizioni sono aperte fino al 30 ottobre (per ciascuna categoria si vincono prodotti biologici del Gruppo Alce Nero), metterà in luce anche iniziative dal basso che aggregano cittadini e associazioni, pronti non solo a piantare ma anche a prendersi cura degli alberi nel proprio territorio. Migliaia di associazioni, ormai, in tutte le città italiane, grandi, medie e piccole, fanno i conti con un comune problema: come riuscire a raccogliere risorse finanziarie per lavorare sul territorio, con la collaborazione dell'amministrazione locale, a favore degli alberi. «La risposta arriva dallo strumento più moderno, più potente sul piano tecnologico e più efficace per costruire reti larghe e dal basso, che abbiamo a disposizione: il crowdfunding» dice Antonio Galdo, che dopo la sua trilogia sulla sostenibilità ("Non sprecare", "Basta Poco" e "L'egoismo è finito", tutti editi da Einaudi) ha appena pubblicato "Vivi lieve" (Mondadori), dove un intero capito è dedicato proprio al rapporto tra i cittadini e gli alberi. Ed a quello che ciascuno di noi, nel suo piccolo, può fare ogni giorno.

«ll crowdfunding può salvare gli alberi e ricostruire le nostre comunità civiche consentendoci di realizzare un doppio risultato. Da un lato raccogliere risorse economiche, dall'altro, aggregare e mobilitare le persone e rafforzare così le relazioni umane. La ricerca del denaro, indirizzata a un fine così importante sul piano del bene comune, in questo caso non divide, ma anzi unisce. Il passo per arrivare a una rete del crowdfunding per gli alberi è breve, e questo Premio, in tutto il suo corso, cercherà di dare il suo piccolo contributo per centrare l'obiettivo". Il percorso del Premio Non Sprecare, che dura l'intero anno, terminerà con la cerimonia finale prevista per giovedì 28 novembre, alla presenza di oltre 400 studenti delle scuole superiori provenienti da tutta Italia.

Intanto, mentre si parla di come piantare alberi (la città di Milano ha appena annunciato di volerne mettere a dimora 3 milioni entro il 2023), come rivela il rapporto sulla deforestazione del Global Forest Watch, think tank dell'Università del Maryland, nel 2018 sono andati persi 12 milioni di ettari di foreste tropicali, un'area pari a quella della Gran Bretagna. Di questo passo, secondo il WWF, rischiamo di perdere, entro il 2050, 230 milioni di ettari di foresta. Se è vero che piantare nuovi alberi non può portare allo stesso risultato che si avrebbe salvaguardando le foreste e i suoi ecosistemi naturali, è altrettanto vero che non si possono ignorare gli effetti benefici che iniziative portate avanti da una comunità, piccola o grande che sia, possono generare. In tal senso l'espediente del crowfunding può fare la differenza.

L'Università Luiss Guido Carli sposa anche quest'anno il Premio Non Sprecare come parte integrante di un percorso di sensibilizzazione, attenzione e cura verso i temi della sostenibilità che prevede già l'attuazione di buone pratiche per la tutela ambientale. Dai servizi di mobilità green come il parco macchine elettriche e delle nuove navette a emissione zero, (5 a gas e 2 full electric) a disposizione di tutta la comunità studentesca e accademica, che porteranno ad un risparmio stimato di circa 45 tonnellate di CO2. Alle attività di volontariato e percorsi seminariali ed esperienziali che inducano i ragazzi ad una riflessione allargata del mondo che li circonda. Tra queste da ultimo, l'Ateneo ha lanciato una campagna per ridurre l'utilizzo della plastica monouso all'interno dell'università, distribuendo oltre 10.000 borracce e installando erogatori di acqua in tutte le sedi.

Il Premio Non Sprecare è quindi per la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali un ulteriore elemento di formazione per gli studenti, ma anche di apertura per l'Ateneo che, insieme al mondo delle associazioni, delle imprese, e della scuola, si fa portavoce di soluzioni per uno sviluppo sostenibile dell'ambiente fisico ed economico per giungere ad un effettivo progresso sociale. Nel corso delle varie edizioni, sono stati sempre più numerosi i progetti presentati e che hanno ricevuto riconoscimento della bontà delle loro iniziative, segnale inconfondibile di una crescente mobilitazione in difesa dell'ambiente.

Un premio per chi non spreca e che insegna a non sprecare.

Fino al 30 ottobre, chi ha a cuore questo tema e ha un'idea originale sulle tematiche della sostenibilità e dell'anti-spreco nella dimensione sociale, economica e ambientale, può candidarsi per partecipare al bando, scegliendo una delle cinque categorie: aziende, associazioni, giovani (under 35) e start up, istituzioni, scuole e università. I vincitori verranno poi selezionati dai lettori del web e, in un secondo momento, una giuria decreterà i due vincitori, uno italiano e uno straniero. Le proposte, comprese quelle indicate dalla comunità sulla pagina Facebook di Nonsprecare.it, dovranno pervenire entro la data ultima del 30 ottobre 2019. Il premio sarà consegnato in occasione della cerimonia finale che sarà ospitata a Roma dall'Università Luiss Guido Carli, giovedì 28 novembre.

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