Aumentano ispezioni sul lavoro e si rafforza lotta al caporalato
Aumentano le ispezioni sul lavoro e il tasso di irregolarità, mentre si rafforza la lotta al caporalato. Questo il quadro tracciato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha presentato, con un comunicato stampa diffuso l'11 febbraio 2016 sul sito istituzionale, i risultati dell’attività ispettiva 2015. Soddisfacenti i dati ottenuti dall’attività degli ispettori: più di 145mila controlli effettuati nel 2015, ben 5mila in più rispetto al 2014. Sotto il profilo quantitativo, il personale ispettivo del Ministero ha effettuato nel 2015 145.697 ispezioni, a fronte di 140.173 dell'anno precedente.
A ciò va aggiunto anche lo svolgimento di 8.613 accertamenti in materia di Cassa Integrazione Guadagni, anche in deroga, di contratti di solidarietà e di patronati. Su 142.618 accertamenti definiti nell'anno, al 31 dicembre 2015 si sono registrati illeciti in materia di lavoro e legislazione sociale o di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in 85.981 casi (circa il 60%). Cresce anche il numero dei lavoratori irregolari: nel corso del 2015 sono stati individuati più di 78mila lavoratori irregolari. Inoltre, i lavoratori "in nero" rappresentano oltre il 53% di quelli irregolari. In tale contesto si inserisce peraltro la lotta al caporalato.
Nel corso del 2015, infatti, in agricoltura sono state effettuate 8.662 ispezioni a fronte dei 5.434 accertamenti del 2014 (+59,40%). All'esito di tali controlli sono stati riscontrati 6.153 lavoratori irregolari di cui 3.629 "in nero". Sono stati, inoltre, accertati 713 fenomeni riconducibili all'interposizione di manodopera e al caporalato.