I manoscritti di Kafka alla biblioteca nazionale di Israele - Affaritaliani.it

Libri & Editori

I manoscritti di Kafka alla biblioteca nazionale di Israele

Svolta sui manoscritti di Franz Kafka. Le sue opere, infatti  dopo anni di dispute tra la Biblioteca nazionale d'Israele e gli eredi della segretaria di Max Brod, rimarranno alla Biblioteca. Lo ha deciso un tribunale israeliano. Per comprendere la storia bisogna risalire al 1920. Kafka aveva domandato a Brod di bruciare tutti i suoi libri alla sua morte sopraggiunta nel 1924. Ma il suo amico ed esecutore testamentale ha deciso di pubblicarli dando allo scrittore cecoslovacco una fama postuma eccezionale.

Nel 1939 Brod scappa in Palestina dopo l'invasione della Cecoslovacchia da parte dei nazisti, portandosi dietro i manoscritti di Kafka. Dopo la sua morte, nel 1968, i testi finiscono alla sua fedele segretaria Esther Hoffe, a cui aveva chiesto di consegnare i manoscritti, valutati milioni di dollari, alla  Biblioteca nazionale d'Israele o ad altre istituzioni israeliane. Ma la Hoffe non ha rispettato la volontà di Brod tenendosi gli scritti del celebre scrittore. Ora la sentenza ha posto fine alla lunghissima  diatriba.