"L'incursione", il nuovo political thriller di Mariella Alberini - Affaritaliani.it

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"L'incursione", il nuovo political thriller di Mariella Alberini

"In politica le promesse sono fatte per non essere mantenute". E' con questa frase tratta dal recente, ma già celebre, telefilm 1992 che Mariella Alberini comincia a raccontare le ragioni che l'hanno spinta ad intraprendere questa nuova avventura dal titolo "L'incursione" (MURSIA), il political thriller con la prefazione di Vittorio Feltri. "L'immagine che mi ha generato l'idea del romanzo sono le file di italiani in coda al Pane quotidiano. Ho scritto pensando alla situazione italiana, alla corruzione continua che vive e si alimenta nel settore istituzionale: ho inventato l'incursione di un'entità politica nella peggiocrazia italiana. Ecco, la classe politica ne è terrorizzata ma non smette di rubare e imbrogliare...".

E aggiunge: "Descrivo l'italiano medio e racconto come la ripresina di cui parla Renzi sia solo una frottola gigante".

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LA TRAMA - Un omicidio in Spagna e in Italia e un rapimento in Algarve, ciascuno contro figure di alto livello Istituzionale, scattano nello stesso giorno. Intanto è in atto una lunga serie di attentati concentrati in Italia sempre su figure di importante ruolo politico e burocratico con l'evidente obiettivo di terrorizzare i vertici politici e di opporre l'Italia ad un SISTEMA criminoso che la sta avvicinando al livello della Grecia. Sui Media però compaiono come episodi di cronaca nera per evitare il panico. A Milano, Silvio Melzi, un alto magistrato in aspettativa, collabora con l'Aise e con il Ministero dell'Interno per cercare di scoprire la matrice dei mandanti che si suppongono non in Italia ma in Europa. E anche di "reclutare" Elis Ricci, una giornalista di lungo corso, esperta di politica internazionale, poliglotta, che può essere utile per recarsi all'estero e indagare in vari campi. Elis è contro il sistema politico italiano, basato sulla gigantesca burocrazia corrotta fino ai gradini di Montecitorio e del Quirinale: vorrebbe rifiutare. Però si rende conto del pericolo spaventoso annidato all'interno del suo Paese. Intanto a Lugano un avvocatessa internazionalista tiene contatti sospetti. Elis accetta con riluttanza e viene subito inviata a Londra dove al cocktail dell'Ambasciata d'Italia conosce Carlo Pagani, magnate italiano residente in Cornovaglia. E un ex generale tedesco di nobile e ricca famiglia con principi umanitari, creatore di Onlus per curare i bambini africani. Il conte tedesco, Herbert von Hohenberg, la invita subito a cena. Ma lei accetterà solo un incontro il giorno seguente a colazione all'Hotel Four Season in Hyde Park. Elis, donna non più giovane ma affascinante, diffida subito dell'aristocratico ex generale. E' un uomo speciale che potrebbe anche essere implicato nella guerriglia contro le Istituzioni in atto in Italia. Intanto, dopo un ennesimo omicidio politico, un alto magistrato viene "suicidato" da persona non implicata nella lotta contro il potere, ma ne approfitta per far passare l'assassinio come parte del disegno contro la Magistratura politicizzata. Il capo cronista di Nera de La Repubblica, Ernesto Galli, non crede affatto al "suicidio" e incomincia un'indagine tutta sua anche nella casa di montagna dove è stato trovato il "suicida". Nel frattempo Irina Pagani, la figlia del tycoon delle multinazionali, colta ricercatrice educata a Eton, in forza all'Istituto di Ricerca Farmacologico Mario Negri, viene pregata dal padre di invitare nel suo castello nel Cornwall, Alessandro Salvi, il suo giovane compagno, oncologo e ricercatore anche lui nello stesso Istituto. Dopo questo piacevole fine settimana con un viaggio trascorso su aerei privati e Rolls Royce, Salvi per correttezza racconta alla ragazza di essere lontano discendente di quel Vincenzo Azzolini, Governatore della Banca d'Italia dal 1931 al 1944, che subì una condanna per avere dovuto cedere il tesoro italiano in lingotti ai tedeschi. Poi recuperato in gran parte alla fine della Seconda Guerra mondiale. A questo punto, una villa romana dove si tiene una importante riunione culturale, presenti almeno una trentina di personaggi di rilievo politico e burocratico, viene distrutta tramite l'azione di un satellite armato di misteriosa provenienza. La catastrofe è di tale importanza che l'Aise con il Ministero dell'Interno decidono di riscorrere alla Cupola mafiosa europea per esser aiutati nel trovare i mandanti. Intanto il BND, Servizio segreto tedesco, invia in Italia due fra i suoi agenti migliori in aiuto degli inquirenti italiani. L'agente donna, Liljia Haberl di orgine russa, e Shamai Weber di madre sabra. A Weber, tramite il Mossad, è arrivata un'informazione che riguarda lo studio legale di Lugano. Mentre Liljia, sua amante occasionale, dopo aver incontrato Melzi ed Elis Ricci e riscontrato l'intervento della Organizzazione mafiosa in aiuto al Governo italiano con congrui ritorni di carattere economico e di vario tipo, riceve l'ordine di recarsi in Russia dove esiste una base spaziale privata (Putin ne è al corrente e non la osteggia) dove lei potrebbe trovare la matrice di tutti gli attentati. La notizia proviene dalla Cupola moscovita. Durante una crociera fluviale da Mosca a San Pietroburgo, organizzata da Oleg Gryinstein, oligarca dell'industria farmaceutica russa per i suoi colleghi europei che la invita, Liljia verrà sollecitata dal magnate tedesco a seguirlo sul suo aereo privato fino a Kamchatka, dove si trova la base spaziale. Prima ci sarà l'impatto con la natura eccezionale dell'estremo Est russo tra vulcani attivi, freddi polari, orsi in quantità e uno scontro con lupi feroci. Da questa esperienza straordinaria e una visita molto tecnica alla base spaziale, Liljia capisce che in effetti il Mission Controll del satellite armato è partito da quella base, ma che il team dei proprietari è assolutamente all'oscuro di chi l'ha compiuto. Intanto a Roma, nottetempo, uno sconosciuto riesce a penetrare, attraverso la Chiesa di Sant'Agata dei Goti, nelle mura di Palazzo Koch, a raggiungere il lato dove sono murate le bisacce di lingotti d'oro sottratte dall'Italia alla Libia dopo la guerra del 1911. Con faticoso sforzo fisico si appropria della quantità che può portare e scompare nella notte. Il giornalista, Ernesto Galli, dopo aver preso contatto con Elis, a Milano, trova il dossier di un'indagine, fatta fare a suo tempo, dal magistrato assassinato, che lo porta fino all'oro di Palazzo Koch. Weber, incontra l'avvocatessa Edgarda Nasini, e decide con l'intervento dei Servizi segreti Svizzeri, di mettere sotto controllo il sistema informatico e telefonico dello studio legale. Però quando si ritrova con Liljia a Berlino nella sede dell'BND, dalle intercettazioni compiute con scrupolo svizzero, nulla emerge a carico della avvocatessa: anche se le informazioni del Mossad erano più che attendibili. Decidono di far intraprendere un serio pedinamento dell'avvocatessa che, evidentemente, ha optato per contatti personali con l'incaricato di manovrare con lei le incursioni- A questo punto, la donna viene pedinata dai segugi ticinesi che scoprono le sue facili e brevi gite in auto oltre il confine svizzero nel Varesino. Proprio là, in un bosco della campagna collinosa si incontra con uno sconosciuto che viene fotografato con teleobbiettivo dai poliziotti. Intanto il conte tedesco in procinto di acquistare una banca lussemburghese in crisi, il quale ha sempre tenuto i contatti con Elis Ricci per puro interesse verso la donna, controllando la lista dei clienti più facoltosi della banca dell'ancora paradiso fiscale, scopre un nome che comunicherà subito ad Elis. Stupefatta e stressatissima, sarà Elis a sciogliere l'intrico dell' incursione dopo aver ricevuto anche i documenti dell'indagine dell'acutissimo cronista di Nera.

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