Libri & Editori
Lettere da Whalestoe: Danielewski torna a stupirci dopo Casa di foglie
Edita da 66thand2nd, per la prima volta in italiano la raccolta epistolare “Lettere da Whalestoe” di Mark Z. Danielewski
È arrivata in libreria la raccolta delle lettere che Pelafina H. Lièvre scrive al figlio Johnny Truant nel capolavoro Casa di foglie, di Mark Z. Danielewski: la donna mette su carta i propri pensieri mentre si trova al Three Attic Whalestoe Institute, un ospedale psichiatrico. Madre geniale ma fragile, affetta da gravi disturbi psichiatrici, Pelafina trascorre lunghi anni rinchiusa nell’istituto e separata dal mondo esterno, quindi anche dal figlio. Lettere da Whalestoe, pubblicate dalla casa editrice 66thand2nd, raccontano allora la storia di un amore purissimo e struggente, tratteggiando il ritratto di una madre dolce, brillante, seppur spezzata dal dolore, dai sensi di colpa e dalla malattia; dalla corrispondenza traspare inoltre lo stato psichico della donna, che alterna periodi di lucidità a vorticose spirali nel buio assoluto della follia.
Per chi non lo conoscesse, Mark Z. Danielewski è uno scrittore americano nato a New York nel 1966, figlio di un regista polacco d’avanguardia e fratello di Poe, nota cantante e produttrice discografica. Il suo romanzo d’esordio, House of Leaves, uscì nel 2000 negli Stati Uniti e divenne subito un caso editoriale.
Lettere da Whalestoe può essere considerato come opera a sé stante oppure come complemento a Casa di foglie, visto che al suo interno si trovano undici lettere inedite, non presenti nel precedente libro di Danielewski.
Senza dubbio è un piccolo gioiello imperdibile per i fan dell’autore, dato che offre spunti interessanti per l’interpretazione del labirintico e geniale Casa di foglie, un’opera originale di rara bellezza, pur nella complessità stilistica e interpretativa. Il lettore diventa autore e protagonista, risucchiato nel testo, costretto a fare delle scelte, a interpretare note, decodificare codici nascosti, sbrogliare la matassa dei differenti flussi narrativi che si sovrappongono di continuo.
Ogni lettura di Casa di foglie è nuova, perché Danielewski mina i fondamenti della logica posti alla base dell’interpretazione testuale, nonché la struttura testuale stessa, offrendo così un’esperienza potenzialmente infinita di rilettura. Jorge Luis Borges avrebbe apprezzato.
È possibile trovare in rete comunità di appassionati da ogni parte del mondo che confrontano le proprie opinioni, decodificazioni, letture e interpretazioni di Casa di foglie: è sbalorditivo imbattersi in questo calderone di idee e pensieri, segno di un estremo interesse da parte della comunità dei lettori, di desiderio di condivisione e ovviamente di tanta passione. O forse, più semplicemente, questo è proprio ciò che la letteratura dovrebbe essere.
Per la prima volta nella sua autentica veste grafica – aspetto essenziale per un’opera di questo tipo – Casa di foglie è stato pubblicato nel 2019 dalla casa editrice 66thand2nd, la stessa che si è occupata, di nuovo con massima cura e attenzione ai dettagli, di Lettere da Whalestoe, da poco arrivato nelle librerie.
La stessa casa editrice proseguirà la preziosa pubblicazione delle opere dell’autore: nel 2022 uscirà infatti Only Revolutions. Non vediamo l’ora!