Libri & Editori
Libri, dopo il Covid riparte il mercato: dai siti online il 45% delle vendite

In un periodo storico tanto complicato nasce una nuova casa editrice romana: un segno di speranza e di ripresa. Il progetto
Dopo un 2020 di restrizioni, lockdown e chiusure, il mercato editoriale vede finalmente un po' di luce: all'11 luglio 2021 la perdita di fatturato anno su anno si è quasi dimezzata, passando dal -20% al -11%. A trainare il settore le vendite online che hanno rappresentato il 45% del totale. Tuttavia, secondo gli analisti di Sharing Media Srl, potrebbe presto esserci un forte recupero di librerie e grande distribuzione organizzata.
"Ed è per questo che- sottolinea la direttrice del quotidiano online Sharing Media Viola Lala- abbiamo deciso di metterci in gioco e costituire una nuova società". Si tratta di Sharing Media Srl: una startup innovativa specializzata nell’edizione di libri e nell’edizione di testate periodiche, che ha scelto di non specializzarsi in un solo genere ma di pubblicare titoli che spaziano dalla narrativa alla formazione, dai libri per bambini ai saggi. Ma non solo, anche: letteratura, sociologia, psicologia, libri per concorsi, thriller, avventura, gialli, romanzo rosa, turismo, enogastronomia, diari di viaggio, libri per ragazzi “young adulti".
Una casa editrice tutta romana, che fin dal principio, reclama la sua identità all’interno del sistema economico, un approccio antropocentrico in cui la vendita non trascinerà il pensiero. "Sharing Media non sceglierà libri che vendano, ma venderà i libri che avrà scelto", ha spiegato Viola Lala che, oltre a essere cofondatrice, è anche amministratrice unica della casa editrice.
E per sostenere l’attività libraria i soci puntano sullo sviluppo e prototipazione di un innovativo servizio di ottimizzazione delle inserzioni pubblicitarie: per quest’anno e per il prossimo a fare da traino è il bonus pubblicità. Le testate giornalistiche che fanno parte del network di Sharing Media, in quanto testate registrate edite da società iscritta al ROC, permettono infatti di usufruire dell’incentivo statale: la base di calcolo dell’agevolazione viene computata sull’intero investimento dell’anno e non solo sulla parte incrementale rispetto all’anno precedente. Il credito d’imposta del 50% dell’intero valore degli investimenti pubblicitari è dunque una preziosa occasione per promuovere l’attività di aziende e professionisti.