Il poeta, traduttore e critico letterario svizzero Philippe Jaccottet, vincitore di numerosi premi tra cui il Goncourt per la poesia, è morto nella notte tra mercoledì e giovedì all'età di 95 anni, nella sua casa di Grignan: a riferirlo è stato il figlio Antoine, che ha già annunciato che i funerali si svolgeranno "nella più stretta privacy".
Svizzero francofono, Philippe Jaccottet è uno dei soli tre poeti, insieme a René Char e Saint-John Perse, a essere stato pubblicato durante la sua vita nella prestigiosa raccolta Pléiade, oltre che vincitore di numerosi premi francesi e tedeschi, tra cui il Goncourt de la poésie (2003) e il Grand prix national de Traduction (1987).
"Sono nato a Moudon il 30 giugno 1925" scriveva di sè Jaccottet. "Mio padre era un veterinario, originario di Echallens, nel cuore di Gros-de-Vaud, e mia madre aveva un carattere piuttosto irrequieto ma era una donna raffinata. "Sono cresciuto in tempi difficili, con quello spirito protestante che non mi ha condotto sui sentieri della fede, ma mi ha lasciato il gusto per una certa spiritualità. Poi mia zia, appassionata del mondo germanico, mi ha introdotto alla grande musica: Wagner e Beethoven". Gli studi di letteratura all'Università di Losanna gli avevano poi reso familiare la filosofia, il greco antico e la lingua tedesca.
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