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Padova nel sangue. Omicidio all'Ikea

Quante frecce contiene la faretra di Giovanna Zucca? Indubbiamente molte. Dopo Mani calde (premio Rehgium Julii opera prima) e Una carrozza per Winchester (menzione d'onore al premio Merck Serono) è la volta di un'opera totalmente diversa, brillante e umoristica, un giallo sui generis, dove il morto ci scappa da subito, nei padiglioni dei magazzini Ikea di Padova. Fin dalle prime pagine di Assassinio all'Ikea (Fazi), l'autrice ci proietta in un'atmosfera anni Sessanta, con squarci d'immagini in bianco e nero in un territorio, quello del Triveneto, diventato emblema di rinascita sociale ed economica del Nordest. Una provincia sonnacchiosa ma vitale quella raccontata dall'autrice, dove le riflessioni sull’amore delle due protagoniste, Erminia e Anna Laura, amiche dall'infanzia, condiscono un intreccio vivace e piccante fatto di ricordi, avventure, segreti e chiacchiere fra donne, con il desiderio irresistibile di divincolarsi sulla via dell'emancipazione.