Crozza e la crisi europea: Trump e Putin sugli affari del gas, Ursula serve caffè freddi - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 22:44

Crozza e la crisi europea: Trump e Putin sugli affari del gas, Ursula serve caffè freddi

A Fratelli di Crozza Trump e Putin commentano la crisi europea tra affari sul gas e ambizioni geopolitiche. Ursula von der Leyen serve caffè freddi

Nell’ultima puntata prima della pausa natalizia di Fratelli di Crozza, in onda in prima serata sul Nove e in streaming su Discovery+, Maurizio Crozza torna a colpire l’Europa con una delle sue satire più feroci.

Sul palco, Crozza veste i panni di Donald Trump e Vladimir Putin, seduti a un tavolino europeo improvvisato, mentre Ursula von der Leyen li serve tra caffè freddi, tazzine scheggiate e cornetti crudi. Il risultato è una rappresentazione grottesca di un’Europa descritta come confusa, divisa e incapace di comandare.

«Altro che Nobel, a te dovrebbero dare l’Oscar come miglior dittatore non protagonista», ironizza Crozza-Trump rivolgendosi a Putin, mentre l’Unione Europea viene definita «un accrocchio di Paesi che dicono cose diverse e parlano lingue diverse».

La satira si sposta poi sul tema energetico. Il gas diventa il vero protagonista del dialogo: «Ce l’avete il gas qui?», chiedono i due leader, mentre si ironizza sul gas liquido venduto «che costa il doppio» e sui rigassificatori. Trump e Putin, tra una battuta e l’altra, si riconoscono come soci d’affari: «Con questa manfrina ci guadagniamo tutti e due».

Nel crescendo finale, l’Europa viene letteralmente spartita come una mappa sul tavolo: Spagna, Francia, Germania, Polonia, Romania. L’Italia? «Se la vuoi, l’Italia è tutta tua», dice Crozza-Putin, tra riferimenti a Salvini, Al Bano e vecchie amicizie.

Von der Leyen, spaesata e incapace di gestire la situazione, diventa il simbolo di una leadership europea debole, che serve caffè freddi mentre gli altri decidono.

Una chiusura amara e comica insieme, che conferma la cifra di Crozza: far ridere, sì, ma lasciando un retrogusto politico tutt’altro che leggero.