Danilo Rivalta: "Ecco come ripartire nel retail dopo l'emergenza covid" - Affaritaliani.it

MediaTech

Danilo Rivalta: "Ecco come ripartire nel retail dopo l'emergenza covid"

Coronavirus ripartenza, l'intervista a Danilo Rivalta, ceo di FINIX Technology Solutions

Tra i tanti settori che l’emergenza sanitaria rischia di cambiare strutturalmente, c’è senza dubbio quello del retail. I negozi, dapprima chiusi causa lockdown e successivamente organizzati secondo le linee-guida ministeriali, nei prossimi anni dovranno necessariamente evolversi e fare leva sulla trasformazione digitale, per rimanere competitivi alla luce del nuovo scenario.

Ne abbiamo parlato con Danilo Rivalta, ceo di FINIX Technology Solutions, una società italiana che si posiziona sul mercato come hub di innovazione in campo digitale.   

Rivalta, l’emergenza Covid-19 ha avuto un impatto significativo sul mondo del retail. Come vede l’evoluzione dello scenario nei prossimi mesi?
Sicuramente non saranno mesi facili, ma sono ottimista e tendo a vedere il bicchiere mezzo pieno. Lavorando a stretto contatto con gli addetti ai lavori, vedo le grandi catene su un percorso promettente di trasformazione digitale, sempre più caratterizzato dall’utilizzo di tecnologie come l’Internet degli Oggetti e l’Intelligenza Artificiale. Anche una volta terminata l’emergenza sanitaria, sia i negozi che le banche, gli uffici e i servizi ad alta affluenza si troveranno a dover affrontare sfide significative. Credo che gli ingressi sicuri e contingentati diventeranno un’esigenza strutturale, e la ripresa del business sarà sempre più da integrare con l’esigenza di sicurezza e salute pubblica. Certo, i piccoli negozi sono più indietro, ma c’è grande attenzione al tema e, un po’ a macchia di leopardo, si stanno attrezzando.    

In che modo il digitale potrà aiutare il settore?
Da un punto di vista del luogo fisico, la tecnologia aiuterà a ripensare i modi di fruizione degli spazi e permetterà di analizzare i comportamenti all’interno dei negozi, elemento fondamentale per fare training ad hoc allo staff in-store, che dovrà supportare la comunicazione digitale – in caso di anomalia – in modo proattivo e ripristinare la normale fruizione dello store. Grazie al digitale, sarà possibile intervenire in real-time in caso, per esempio, di eccessivo assembramento della gente all’interno di uno spazio chiuso. Se parliamo, invece, degli acquisti da remoto, è chiaro come le piattaforme di e-commerce rappresentino un’occasione unica per raddoppiare il proprio canale di vendita e raggiungere i propri clienti in maniera mirata e capillare. La logica omni-canale deve essere una strategia di ampio respiro. In questo senso, credo che l'innovazione sia sempre uno dei modi più rapidi per aumentare il profitto. Rifiutare questa trasformazione, può rivelarsi cruciale per il settore e non solo.   

Come sarà il “negozio del futuro”?
Sarà un negozio basato su sistemi di analisi dei flussi di persone negli spazi fisici, su sensori Internet degli Oggetti e algoritmi avanzati di Intelligenza Artificiale, mediante i quali sarà possibile ottenere facilmente tutta una serie di KPI propri delle attività dei clienti. I sensori saranno in grado di rilevare i flussi di persone – tanto all’interno quanto all’esterno di uno spazio fisico – e di identificare eventi di affollamento, inviando in tempo reale i dati e le coordinate spaziali al sistema di proiezione, che in maniera dinamica visualizzeranno pattern luminosi o messaggi visuali sul pavimento del negozio. Ci saranno proiettori in grado di abilitare un sistema di comunicazione dinamica in tempo reale, per guidare il visitatore a un comportamento adeguato, attraverso mappature di luce, nell’ottica di favorire il distanziamento e contingentare gli accessi nel caso in cui ci sia un numero eccessivo di persone. Ci saranno termocamere per i sistemi di screening che rileveranno la temperatura sui flussi di visitatori con margine di errore ridotto al minimo. Sistemi di rilevazione avanzata della temperatura a distanza – perfettamente conformi alle leggi sulla privacy – saranno in grado di controllare eventi critici sul territorio per prevenire il diffondersi di epidemie, grazie a un motore di auto-machine learning sul cloud per il consolidamento e l'analisi della una vasta quantità di dati raccolti sul campo.

Fantascienza?
No, è realtà. Un sistema del genere è stato già sviluppato da una startup italiana chiamata Lanp. Come FINIX abbiamo deciso di raccontarlo e promuoverlo in Italia, con ottimi riscontri da parte dei retailer nostrani. A dimostrazione che la consapevolezza dell’importanza della tecnologia è un dato di fatto.

A proposito, com’è messo il paese dal punto di vista digitale?  
Confido molto nei prossimi mesi, anche perché credo che l’Italia sia a un bivio storico e tutti gli attori ne sono perfettamente consapevoli. O si digitalizza, lavorando per incrementare la competitività delle proprie imprese, della manifattura, degli ospedali e delle scuole, oppure va incontro a un futuro – lo dico da persona ottimista – non particolarmente brillante e roseo